> > Tunisia, il portiere simula per mangiare dopo il Ramadan

Tunisia, il portiere simula per mangiare dopo il Ramadan

Tunisia Turchia Ramadan

È successo durante Tunisia-Turchia: il portiere tunisino ha finto un infortunio perché i giocatori interrompessero il digiuno da Ramadan.

Una simulazione fatta però a fin di bene. D’altronde giocare un’intera partita di calcio a digiuno è qualcosa che metterebbe alla prova chiunque. Ecco perché durante Tunisia-Turchia, amichevole disputata venerdì 1 giugno a Ginevra, il portiere tunisino Mouez Hassen si è sacrificato in modo da fare rifocillare tutti i propri compagni. Molti giocatori della Tunisia stanno infatti osservando il Ramadan, che prevede, tra le altre cose, che si rimanga a digiuno dall’alba fino al tramonto, momento in cui si può infine consumare un pasto. Con il calare del sole previsto proprio nel bel mezzo del secondo tempo della sfida, l’estremo difensore della nazionale nordafricana ha pensato bene di fingere un infortunio alla spalla in modo da interrompere il gioco e permettere che lui e i suoi compagni consumassero delle barrette energetiche. La partita è poi terminata 2-2. Fortunatamente per le squadre coinvolte, la fine del Ramadan è prevista per il 14 giugno, giorno dell’inizio del Mondiale di calcio in Russia.

Tunisia-Turchia, simula per interrompere il digiuno

Una simulazione è normalmente un gesto da condannare, ma quando avviene durante un’amichevole e per una motivazione tutto sommato valida si può anche chiudere un occhio.

Mouez Hassen, portiere della Tunisia, è stato protagonista di un episodio che per una volta ha causato sorrisi anziché polemiche. Al 49° minuto della sfida amichevole con la Turchia di venerdì 1 giugno, con il risultato fermo sullo 0-0, l’estremo difensore ha finto un piccolo acciacco alla spalla al fine di fare interrompere il gioco.

Il motivo è però presto spiegato: molti giocatori della Tunisia sono infatti chiamati in questo periodo a osservare il Ramadan, che prevede di astenersi, oltre che da attività sessuali e il fumo, dal consumare o bere qualsiasi tipo di alimento. Il digiuno deve essere portato avanti dall’alba al tramonto, momento della giornata in cui si può finalmente mangiare.

Nel caso della sfida in questione, il tramonto coincideva proprio con il minuto 49, cosa tenuta bene a mente a quanto pare dal portiere tunisino che non appena giunta l’ora in cui era possibile terminare il digiuno ha approfittato di un contatto con un giocatore turco per restare a terra e farsi soccorrere.

Lo staff della squadra ha così potuto consegnare a Hassen e ai suoi compagni delle barrette energetiche che dessero alla squadra la carica necessaria per portare a termine l’incontro. La partita si trovava in quel momento sul punteggio di 0-0, e pochi minuti dopo l’episodio la Turchia è passata in vantaggio. Tuttavia, la nazionale tunisina ha avuto la forza di reagire, ribaltando la partita e portandosi sul 2-1, nonostante il pareggio turco nel finale.

La Tunisia, che per la Coppa del Mondo è stata inserita nel gruppo insieme a Inghilterra, Belgio e panama, può però sorridere, al pari delle altre squadre africane: la fine del Ramadan è infatti prevista per il 14 giugno, giorno dell’inizio del Mondiale in Russia.