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Uccide la compagna a coltellate: in carcere si conficca una scopa in un occhio e va in coma

Lilia Patranel con Alexandru Ianosi

Strascichi non solo giudiziari del delitto di Venezia, uccide la compagna a coltellate: in carcere si conficca una scopa in un occhio e va in coma

Un 35enne romeno uccide la compagna a coltellate e poi in carcere si conficca una scopa in un occhio e va in coma: Alexandru Ianosi non ha retto al rimorso per la terribile morte inferta a Lilia Patranjel in salotto e quando in televisione ha sentito definire se stesso “mostro” ha preso una scopa e si è premuto il manico in un’orbita oculare fino a ridursi in fin di vita. 

In carcere si conficca una scopa in un occhio 

Lilia Patranjel era stata ammazzata nel salotto a Spinea, in provincia di Venezia, dal suo compagno di vita, il saldatore 35enne  Alexandru Ianosi. L’uomo aveva confessato il delitto al telefono con i carabinieri ed era stato ristretto in custodia cautelare. Come spiega il Gazzettino Alexandru, ascoltando un servizio al telegiornale durante il quale veniva chiamato “mostro” per il delitto della donna, ha deciso di  punirsi con un gesto estremo

L’accusa e la perizia psichiatrica

Ianosi è stato soccorso e in coma per alcuni giorni, tutto questo mentre il fascicolo a suo carico è giunto alla fase procedurale con cui la Procura lo accusa di omicidio volontario aggravato dal legame della convivenza e la difesa sembra intenzionata a fare istanza per una una perizia psichiatrica: lo scopo è dimostrare che Alexandru la sera in cui uccise la sua donna con decine di fendenti non era in sé