Con il PIL italiano in crescita minima, il rischio e di avere a disposizione un terzo dei fondi Ue per finanziare la prossima legge di Bilancio.
Crescita del PIL italiano sotto le stime: i rischi
L’economia italiana crescerà meno del previsto: la revisione al ribasso delle stime sul PIL – prodotto interno lordo – rischia di complicare i giochi per la manovra finanziaria che Roma si appresta a scrivere.
Entro fine mese il Governo aggiornerà le sue previsioni e, se il quadro più catastrofico fosse confermato, gli spazi per trovare i fondi sarebbero più stretti. Infatti, se il PIL aumenta meno di quanto ci si attendeva, peggiora il suo rapporto col deficit, e quindi le entrate risultano inferiori.
La Commissione Europea per l’Italia stima un +0,9%, contro il +1% di Palazzo Chigi. Più ampia la forbice invece per il 2024, con un prospetto dello 0,8% dell’Ue, contro il +1,5% italiano.
Le ripercussioni sui fondi
Al momento, i fondi disponibili sarebbero un terzo del totale, e anche pochi decimali di PIL in meno significherebbero qualche miliardo di perdita.
Pesa poi l’incognita dell’inflazione, che viaggia ancora intorno al 5%, e non è chiaro se la Banca Centrale Europea aumenterà nuovamente il costo del denaro per raffreddare il carovita, o lascerà i tassi all’attuale livello.