Il vero aborto etico arriva dagli Usa, dove una bimba di 10 anni stuprata è stata costretta a cambiare stato per abortire. Perché? Perché in Ohio e sulla scorta del recente pronunciamento della Corte Suprema la legge non lo consente neanche in casi di costrizione e lei è dovuta andare in Indiana. La bambina si è dovira sobbarcare perciò di un viaggio di 400 chilometri per raggiungere lo stato Usa più vicino ancora libero dal divieto: l’Indiana, dove pure entro poche settimane il legiferato aberrante della Corte Suprema Usa entrerà in pieno vigore.
Stuprata e costretta a cambiare stato per abortire
La dottoressa Caitlin Bernard ha detto la sua al giornale locale Indianapolis Star: “È molto difficile immaginare che tra poche settimane non saremo più in grado di fornire questo tipo di cura“. A lei era giunta la richesta di aituo di un collega dell’Ohio che le aveva detto: “Qui non posso operare”. Inutile dire che la vicenda ha suscitato l’indignazione degli americani.
La posizione della governatrice repubblicana
Ma c’è anche un’altra posizione, è quella della governatrice repubblicana del South Dakota Kristi Noem, candidata a correre alla presidenza con Donald Trump nel 2024: “È incredibile, invece, che nessuno parli del pervertito, orribile e squilibrato individuo che ha violentato una bambina di 10 anni. Gli aborti sono atti criminali in South Dakota, a meno che non vi sia un giudizio medico appropriato e ragionevole, a meno che l’esecuzione di un aborto non sia necessario per preservare la vita della donna incinta”. Il sunto giuridico aberrante è che per l’aborto i casi di incesto e stupro non fanno eccezione.