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Va a votare con la lente di ingrandimento: "A 101 anni così ci vedo meglio"

a votare con la lente di ingrandimento

"Ho fatto il mio dovere di cittadina" spiega la signora Maria Luisa, 101 anni, che va a votare con la lente di ingrandimento: "Così vedo meglio"

Presso il Municipio I di Roma, ad esprimere la sua prefernza alle elezioni c’è anche lei, la signora Maria Luisa, 101 anni compiuti lo scorso 5 settembre: “La prima volta che ho potuto votare era nel ’46 per la Costituente e per il referendum tra Monarchia e Repubblica, esclama sorridendo, una lente di ingrandimento nella mano sinistra e una scheda di voto nella destra.

A 101 anni va a votare con la lente di ingrandimento: “Ho fatto il mio dovere di cittadina”

“Ho fatto il mio dovere di cittadina. Con la lente vedo meglio dove mettere la x con la matita. Sa, la vista e l’udito non sono più quelli di una volta”.

Nata ad Orvieto nel 1921, si è presto trasferita a Roma. “La prima casa di Borgo Pio venne espropriata per la realizzazione di via della Conciliazione, poi abitammo a Via Germanico, vicino alla locanda di famiglia di Piazza dei Quiriti, e ora al Trionfale”.

La ricetta vincente della vita? “Cercare di aggiustare le cose”

Maria Luisa ha tre figli, quattro nipoti e tre pronipoti. Lo scorso giugno ha dato l’addio al marito Pietro, compagno di una vita dopo 73 anni di matrimonio. Il nostro segreto? Ai miei tempi quando le cose non funzionavano, si cercava di aggiustarle, non di buttarle via. Ci siamo amati e rispettati dal primo all’ultimo giorno”.

Il voto? Un segreto!

Come per molti altri romani, l’attesa per recarsi alle urne è stata un po’ lunga. Vuol dire che c’è affluenza“, nota con fare ottimista. Maria Luisa non si è lasciata scoraggiare nemmeno dalle previsioni atmosferiche. Le piace cucinare, fare giardinaggio e navigare nel web.

Guai però a chiederle per chi abbia votato: “Giovanotto”, risponde all’intervistatore de La Repubblica: il voto è un segreto.