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Vaccini Covid, Moratti: “Problema i richiami ad agosto, vaccinare i vacanzieri anche fuori regione”

Vaccino Covid-19 in Lombardia, le parole di Letizia Moratti

Il vicepresidente della Lombardia Letizia Moratti ha rilasciato un’intervista parlando del vaccino contro il Covid-19 e dell’incognita richiami.

La campagna vaccinale procede in Lombardia e proprio sulla questione ha parlato il vicepresidente Letizia Moratti. L’esponente politico ha rilasciato un’intervista a La Stampa per tracciare un bilancio in merito alle somministrazioni contro il Coronavirus.

Vaccino Covid-19 in Lombardia, le parole della Moratti

Il ritmo è di circa 85mila somministrazioni di vaccino contro il Covid-19 ogni giorno in Lombardia, ma l’idea è comunque quella di aumentare nelle prossime settimane, forniture permettendo. Letizia Moratti, dal proprio canto, non nasconde le difficoltà iniziali nel processo: adesso però la macchina ha superato la fase di rodaggio e procede in maniera spedita. “Abbiamo messo in sicurezza il 98% degli ultra 80enni e quasi l’80% dei 70enni ha già ricevuto la prima dose – sottolinea Letizia Moratti – devo dire che il ritmo non dipende soltanto da noi. Nella riunione avuta con il generale Figliuolo abbiamo avuto rassicurazioni sulle consegne solo fino a fine maggio. Però non sappiamo quanti vaccini arriveranno a giugno, ad esempio. Questo è un problema che il commissario può risolvere solo rapportandosi con l’Europa”.

Vaccino Covid in Lombardia, incognita green pass

Il vicepresidente non è completamente a favore del green pass vaccinale della durata di sei mesi. “La Lombardia, come tutte le altre regioni, ha vaccinato a partire da fine dicembre tutti gli operatori sanitari e chiunque a vario titolo avesse a fare con gli ospedali. Queste persone, con un certificato che dura solo un semestre, avrebbero bisogno già da giugno di essere di nuovo vaccinate. E noi non sappiamo neanche se avremo le dosi a sufficienza per immunizzare chi ancora non ha avuto neanche una dose”.

Vaccino Covid in Lombardia, i richiami

Un’altra questione è quella dei richiami da fare per i cittadini lombardi durante i mesi estivi. Molti infatti chiedono di ricevere liberamente la seconda dose nelle località di vacanza. “Abbiamo vaccinato tutti coloro che lavorano qui pur non avendo la residenza. Ma siamo consapevoli che il problema delle vacanze c’è. Stiamo lavorando in Regione per evitare di fissare appuntamenti nel periodo clou, cioè metà agosto, quando in molti saranno in ferie. Auspichiamo una collaborazione tra regioni almeno per quanto riguarda i lavoratori lombardi. Se una persona deve fare la seconda dose mentre è in un’altra regione, allora pensiamo che debba essere quella regione a fargliela”. Nel frattempo in tutta Italia partiranno da lunedì 17 maggio le prenotazioni per gli over 40 (fino all’anno 1981).