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Variante Omicron, in Veneto già un'altra persona è stata contagiata

Luca Zaia

Si registra un nuovo caso della famigerata variante Omicron in Veneto. La paziente sta bene

La variante Omicron in Europa ormai corre, ed in Italia abbiamo registrato già alcuni casi. Il Veneto oggi ha conferamto il suo secondo caso di variante Omicron. Si tratta di una donna anziana di Padova.

Variante Omicron, secondo caso in Veneto

A darne le notizia è stato il governatore del Veneto Luca Zaia. Nella sua consueta conferenza stampa ha dichiarato: “Un secondo caso di variante Omicron è stato scoperto in Veneto. Si tratta di una donna di 77 anni, residente a Padova. E’ già stata sottoposta a terapia monoclonale, ed è assolutamente gestibile come mi ha riferito il dg dell’Azienda Ospedaliera Dal Ben“.

Già ad inizio mese ci fu un caso di variante Omicron in Veneto

Il primo caso di variante Omicron nella regione si è registrato il 3 dicembre 2021. In questo caso i membri della famiglia della persona positiva alla Omicron sono stati contagiati però da altre varianti, nella figlia più piccola della famiglia si è verificato un altro sequenziamento. A fare il quadro della situazione è stata Antonia Ricci, direttrice dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie (IZSVe), che, come riportato dall’adnkronos ha dichiarato quanto segue: “La prima variante Omicron era stata sequenziata il 3 dicembre scorso in un 40enne vicentino, tornato dal Sudafrica. La moglie e uno dei figli invece, erano stati contagiati dalla variante Delta, contratti probabilmente in altre occasioni. Un altro sequenziamento è in corso sulla figlia più piccola della coppia. Tutti sono in buone condizioni di salute“.

Tutti al lavoro contro la variante Omicron

Il Veneto è quindi, per ora, a quota due casi confermati di variante Omicron. Come dichiarato sempre dalla dottoressa Ricci, tutti i medici ed i ricercatori stanno lavorando assiduamente, nel tentativo di “isolarla, (la variante Omicron) facendola crescere in laboratorio, per saggiarla con diversi sieri, per capire quanto vaccini e anticorpi naturali possano essere efficaci contro questa variante. Valuteremo come si comporta questa variante. Si tratta di studi molto lunghi, almeno un mese o due per avere risultati solidi“.