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Vinitaly 2017: numeri e risultati della 51esima edizione

Vinitaly 2017: numeri e risultati della 51esima edizione

La 51esima edizione di Vinitaly si è conclusa con 128mila presenze da 142 nazioni e con oltre 30 mila top buyer stranieri

L’ultima edizione di Vinitaly si è conclusa a Veronafiere con 128mila presenze da 142 nazioni e con oltre 30mila top buyer stranieri, in aumento dell’8%. La manifestazione riconferma la sua centralità nel mondo del business e della promozione vitivinicola, registrando un’importante spinta verso l’internazionalizzazione. La prossima edizione di Vinitaly è stata annunciata dal 15 al 18 aprile 2018.

“Un risultato ottenuto – spiegano gli organizzatori – grazie agli investimenti nell’incoming da parte di Veronafiere, in collaborazione con il ministero dello Sviluppo economico e ICE-Agenzia”.

In aumento i buyer stranieri

I 4 giorni di fiera del vino hanno visto in crescita gli operatori esteri rispetto all’edizione passata. I buyer sono arrivati da Stati Uniti (+6%), Germania (+3%), Regno Unito (+4%), Cina (+12%), Russia (+42%), Giappone (+2%), Paesi del Nord Europa (+2%), Olanda e Belgio (+6%) e Brasile (+29%). Per la prima volta a Vinitaly hanno debuttato buyer da Panama e Senegal. Le aziende espositrici sono state 4270 provenienti da 30 Paesi (in aumento del 4%).

Oltre 35mila appassionati di vino

La 51esima di «Vinitaly, che abbiamo simbolicamente battezzato come edizione “50+1” – commenta il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese – rappresenta il primo e concreto passo del nuovo percorso di sviluppo che guarda al futuro dei prossimi 50 anni. I risultati premiamo la spinta verso una sempre più netta separazione tra il momento riservato al business in fiera e il fuori salone pensato per i wine lover in città. Proprio Vinitaly and the City quest’anno ha portato nel centro storico di Verona e nel comune di Bardolino oltre 35mila appassionati. L’obiettivo ora è continuare in questa direzione, forti dei nuovi strumenti messi a disposizione con la trasformazione in Spa di Veronafiere e dal piano industriale collegato da 100 milioni di euro, con investimenti mirati sulla filiera wine e sulla digital transformation».

‘La nuova via della seta verso l’Oriente’

A Verona si è consumato un importante accordo tra la Vinitaly International Academy e il fondatore di 1919 Robert Yang. Il gigante cinese della distribuzine online to offline di wine&spirit ha promesso di aumentare entro i prossimi tre anni le vendite italiane in Cina di oltre 2 milioni di bottiglie per almeno 68milioni di euro di fatturato. La Cina ha scelto Vinitaly come riferimento europeo per il vino. Fatto dimostrato dall’arrivo a Verona anche degli altri colossi commerciali come Alibaba, Cofco, Winehoo e Suning.

Durante i 4 giorni del salone internazionale del vino si sono tenuti quasi 400 convegni, seminari, incontri di formazione sul mondo del vino. In primo piano, il calendario delle degustazioni: più di 250 soltanto quelle organizzate direttamente da Vinitaly e dai consorzi delle Regioni. Per celebrare i 50 anni del Sassicaia è stata organizzata un’esclusiva degustazione che ha richiamato moltissimi wine lover.

In contemporanea con Vinitaly, si sono svolte anche Sol&Agrifood, la manifestazione di Veronafiere sull’agroalimentare di qualità, ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinicola che ha tagliato il traguardo delle 20 edizioni.