Il 29 gennaio la Juve vinse contro il Sassuolo per 2 reti a zero. Fino a tre quarti di partita tutto scorreva liscio. Vediamo perché se ne parla ancora.
Stavolta non è per un rigore mancato o per infortuni da guinnes dei primati, bensì a causa del bruttissimo gesto di Dybala, giocatore di punta nella Juve, nei confronti del suo allenatore.
Allegri decise di sostituirlo a 13 minuti dalla fine con Pjaca, cosa che l’attaccante argentino non prese per niente bene: uscendo dal campo si rifiutò di stringere la mano al mister, cosa che nel calcio è vista come un affronto personale.
Sembrava che lo scandalo e le discussioni ad esso rivolte sarebbero durate all’infinito, invece scemarono in pochi giorni. Allora perché se ne parla ancora in questi giorni? Ormai è acqua passata tra allenatore e giocatore.
Dybala, pentito, ha deciso di rende pubbliche le sue scuse, parlando a diverse emittenti che si occupano di sport. Il giocatore ha capito l’errore e dichiara di essere molto vicino al rinnovo con la squadra bianconera. Entrambe le parti stanno aspettando che il procuratore dell’argentino torni in Italia, e poi molto probabilmente potrà firmare il nuovo contratto.
La Joya continua parlando del passato a Palermo (prossimo testa a testa della Juve) durante il brutto momento della recessione in Serie B, poi discute della Champions e del suo rapporto con i compagni di squadra.
Infine, rassicura tutti che l’episodio non si ripeterà più.