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Olimpiadi Roma 2024, scontro Malagò - Raggi

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Dopo il no definitivo alla candidatura per le Olimpiadi Roma 2024 è scontro fra il presidente del Coni Giovanni Malagò e il sindaco Virginia Raggi. All'indomani dell'annuncio del ritiro definitivo della candidatura per le Olimpiadi Roma 2024, in scena irrompe la polemica fra il presidente del Con...

Dopo il no definitivo alla candidatura per le Olimpiadi Roma 2024 è scontro fra il presidente del Coni Giovanni Malagò e il sindaco Virginia Raggi.

All’indomani dell’annuncio del ritiro definitivo della candidatura per le Olimpiadi Roma 2024, in scena irrompe la polemica fra il presidente del Coni Giovanni Malagò e il sindaco di Roma Virginia Raggi. Malagò è intervenuto in mattinata alla trasmissione radiofonica Radio Anch’io su Radio Uno per evidenziare la propria delusione per come sono andate le cose. “Qualsiasi opera pubblica richiede un investimento” ha sottolineato il presidente del Coni. “Questa amministrazione comunale”, ha proseguito riferendosi alla giunta presieduta da Virginia Raggi, “aveva il diritto e il dovere di supervisionare”. “Alla Raggi abbiamo detto: assumiti la governance e governa il processo”, la conclusione polemica, a evidenziare come, a parere di Malagò, il sindaco del Movimento 5 Stelle abbia in qualche modo evitato di prendersi delle responsabilità.

Da irresponsabili dire sì a Roma 2024, secondo Virginia Raggi

E proprio di responsabilità ha parlato ieri Virginia Raggi nell’annunciare il no definitivo a Roma 2024. “E’ da irresponsabili dire sì a queste Olimpiadi” ha dichiarato il primo cittadino romano, “stiamo pagando ancora i debiti di quelle del 1960”. “Non abbiamo mai cambiato idea” ha aggiunto la Raggi riferendosi proprio ad uno dei punti fermi della sua campagna elettorale, “non ipotechiamo il futuro di Roma. Ci chiedono di fare altri debiti per i romani: noi non ce la sentiamo. Per questo diciamo no alle Olimpiadi del mattone”.

Meritavamo più rispetto, secondo Giovanni Malagò

Il presidente Malagò ha commentato senza nascondere la propria amarezza: “meritavamo più rispetto, ho sentito tante falsità figlie della demagogia e del populismo, ora Comune e Giunta si assumeranno le responsabilità delle loro scelte”. Fra Virginia Raggi e Giovanni Malagò gli attriti sono iniziati ancora prima dell’annuncio ufficiale da parte del sindaco. I due si sarebbero infatti dovuti incontrare a Palazzo Senatorio, ma Malagò, dopo avere aspettato il sindaco per “37 minuti”, se n’è andato. “Ho avuto un contrattempo e ho avuto qualche minuto di ritardo” ha spiegato Virginia Raggi, “mentre entravo nel palazzo il presidente Malagò ha preferito andare via”.

Domani il presidente del Coni e il sindaco di Roma potrebbero rincontrarsi alla presentazione del logo di Italia Euro 2020. Potrebbe essere un’occasione per distendere gli animi, fermo restando che il no definitivo è stato ormai detto. La prossima settimana la posizione di Virginia Raggi dovrebbe trovare l’ufficializzazione con il voto alla mozione che chiede il ritiro della candidatura di Roma 2024.

I complimenti di Grillo, le critiche delle altre forze politiche. Danno erariale da 15 milioni di euro, secondo Salvini

Molti commenti del mondo politico italiano. Beppe Grillo si è complimentato con Virginia Raggi, mentre il ministro Delrio ha dichiarato che Roma ha perso “un’opportunità”. Il candidato sindaco del Pd Roberto Giachetti è stato molto duro: “scappano” ha detto riferendosi alla giunta Raggi, “perché hanno paura, perché è stata certificata la loro incapacità di governare sia le piccole che le grandi cose”. Nessun commento invece da Matteo Renzi.

Da destra sono arrivate le critiche di Giorgia Meloni e dell’ex sindaco Alemanno. Il leader della Lega Matteo Salvini ha invece dichiarato che il suo partito è intenzionato a presentare “un esposto alla Corte dei Conti per sapere chi, come e perché ha speso 15 milioni di euro per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024”.