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Le migliori marche per tastiera meccanica retroilluminata

tastiera meccanica retroilluminata

Che cos'è una tastiera meccanica retroilluminata, e perché i veri gamer spendono cifre folli per procurarsene una davvero performante? Scopriamolo insieme.

Tastiera meccanica retroilluminata: che cosa è

Che cosa si intende con il termine tastiera meccanica retroilluminata? In realtà, qualcosa di molto più familiare di quanto una terminologia così apparentemente pretenziosa lascerebbe supporre. Si tratta di niente altro che di normali tastiere per computer (l’aggettivo “meccanica” è stato aggiunto per differenziarle da quelle digitali, modello touch screen degli smartphone per essere chiari, o da quelle a membrana, costituite da una guaina di materiale plastico o gomma dura da cui emergono a sbalzo i tasti), con illuminazione interna che rende i tasti distinguibili anche al buio. Con evidenti vantaggi per chi è abituato a utilizzarle anche in condizioni di scarsa illuminazione: ad esempio durante lunghe sessioni notturne davanti al computer.

Un gadget per gamer

Sono soprattutto i patiti di videogiochi, i cosiddetti otaku capaci di passare ore davanti allo schermo del PC o del Mac, totalmente assorbiti da interminabili sessioni di gaming, ad aver beneficiato della natura e della fattura – sempre più complessa e raffinata, con funzionalità e opzioni aggiuntive di generazione in generazione più performanti – di questi apparecchi. Al punto che una tastiera meccanica retroilluminata non manca praticamente mai nella dotazione di un gamer professionista (o sedicente tale) che si rispetti.

Caratteristiche principali di una buona tastiera meccanica retroilluminata

Ma quali caratteristiche devono possedere questi gadget elettronici per essere annoverati tra i prodotti più validi della loro sempre più nutrita famiglia di appartenenza? Tralasciando elementi che tendiamo a dare per scontati, e che appartengono un po’ a tutti i prodotti di consumo (o almeno a quelli elettronici), come il rapporto tra qualità e prezzo o la capacità di durare nel tempo, esistono delle caratteristiche specifiche che attengono specificamente a questi dispositivi. Scopriamone alcune.

Ergonomia

Può sembrare un dettaglio trascurabile, ma non è così. La forma, e soprattutto la sua adattabilità fra le mani di un gamer, la capacità di funzionare a dovere sia su una superficie rigida (tavolo, scrivania) che in grembo, la manovrabilità complessiva e la possibilità di raggiungere agilmente ogni singolo tasto, sono dettagli che, a livello di fruibilità complessiva, possono fare la differenza.

Leggerezza

Strettamente connessa alla caratteristica precedente. Va da sé che, per essere impugnata, manovrata, spostata, dislocata, ed eventualmente lanciata contro lo schermo negli inevitabili momenti di rabbia per un livello non superato (si scherza, ovviamente), una buona tastiera meccanica retroilluminata deve essere anche sufficientemente leggera, senza con ciò tralasciare o sacrificare la solidità dei materiali (non solo la scocca, ma anche la componentistica interna).

Reazione dei tasti

È uno degli snodi cruciali per definire il livello qualitativo e performativo di una tastiera meccanica retroilluminata. E se in condizioni di utilizzo normali – ad esempio nella scrittura – un piccolissimo iato di qualche microsecondo può essere tollerabile, quando si parla di gaming la reazione deve necessariamente essere fulminea, ai confini del tempo reale (che è pura utopia, ma ciò non significa che non bisogna fare di tutto per avvicinarvisi il più possibile). Molte tastiere offrono anche la possibilità di regolare la resistenza dei tasti, da molto morbido (collassano su loro stessi appena sfiorati) a molto duro (bisogna praticamente prenderli a pugni per farli abbassare di qualche millimetro).

Regolabilità dell’illuminazione

Non tutte le condizioni di luce sono uguali, e un dimmer – meccanico o più frequentemente elettronico – per la regolazione dell’intensità è sempre bene accetto, così come la possibilità di definire temperatura di colore e direzione della luce. Sono piccole accortezze, apparentemente trascurabili, ma un gamer che si rispetti sa apprezzarle eccome.

Adattabilità a differenti stili di gaming

Alto tasto cruciale, spesso dolente. Esistono infatti tastiere più versate per certi tipi di giochi (ad esempio gli sparatutto, per i quali conta soprattutto la velocità di reazione e la resistenza a forti e continue sollecitazioni) e altre più adatte ad altre famiglie videoludiche (come i giochi di ruolo o gestionali, in cui magari c’è una consistente parte testuale da assolvere, e pertanto richiedono soprattutto ergonomia). Poi ci sono quelle più o meno universali, che in genere vanno benino per tutti i giochi e benissimo per nessuno. Pertanto, è opportuno fare mente locale su quale uso si intende fare della tastiera, e su quali prodotti videoludici, prima di procedere all’acquisto.

Software

Come la maggior parte delle periferiche, molte tastiere (non tutte) richiedono l’installazione di un driver che, per così dire, insegni al computer come utilizzare tali dispositivi. Più il software è sofisticato e ricco, maggiori sono le opzioni di utilizzo (e le variazioni dello stesso) che offre all’utente, rendendo il dispositivo più flessibile e adattabile alle esigenze di ciascuno.

Detto questo, e fatto il punto su ciò che bisogna individuare nella scelta di una buona tastiera meccanica retroilluminata, andiamo ora a esaminare quali sono le migliori tra quelle attualmente disponibili in commercio.

– Logitech G610 Orion

L’aspetto austero non tragga in inganno: si tratta di una delle keyboard più affidabili per il gaming più forsennato. Va bene praticamente con qualsiasi gioco, e si divincola egregiamente anche nell’uso da ufficio. Personalizzabile praticamente in ogni suo punto, dall’illuminazione all’impostazione e la regolazione dei tasti. Piccolo, ma non trascurabile, tocco di classe: i pulsanti Cherry MX Brown, i migliori in circolazione, per una precisione del tocco praticamente assoluta.

– KeyboardMouse XL-5

Colori sgargianti e una scocca tanto ergonomica quanto impegnativa (nel senso che, a cercare il pelo nell’uovo, la leggerezza non è esattamente il suo punto forte), ma prestazioni decisamente al di sopra della media per questa ottima keyboard per gaming, tra le migliori tra quelle universali. Retroilluminazione ampia e potente, forse leggermente indelicata, più adatta alla penombra che a squarciare il buio più totale. Ma sono dettagli, soprattutto se paragonati all’ottima resa nel momento in cui si trova sotto le dita frenetiche del gamer più incallito. Anche il prezzo è tendenzialmente potabile (per un prodotto di questo rango, s’intende).

– BTJC K81

La nave ammiraglia dell’azienda più rinomata nella produzione di tastiere con retroilluminazione, nota per la qualità dei suoi prodotti ma anche per prezzi tutt’altro che amichevoli. E questo aggeggino non fa eccezione, dato che costa quanto un PC dalle prestazioni medio-alte. In compenso ripaga alla grande, con prestazioni d’eccellenza e una fattura – scocca in metallo, per dire – di altissimo artigianato. Come qualità complessiva siamo in vetta, certo che il prezzo potrebbe scoraggiare in molti.

– Tastiera meccanica retroilluminata Geezer

Altro prodotto di fascia top, ma dal costo decisamente più potabile. Ben 108 tasti, retroilluminazione regolabile e in ogni caso mai fastidiosa, precisione e affidabilità. Quanto all’ergonomia, da promuovere assolutamente su tavolo o scrivania, rivedibile se tenuta in grembo.

– Moobom DB-A8

Sottile, economica, ergonomica, antiscivolo, plug and play, facile da usare: cosa chiedere di più? Sembra l’uovo di Colombo, soprattutto per il rapporto qualità-prezzo (ed effettivamente, a certe cifre, è difficile trovare di meglio), e in buona misura lo è. Certo, alla lunga qualche piccola magagna esce fuori (ad esempio, la tanto decantata sensibilità dei tasti non è così blindata come sembra), ma a queste cifre non è il caso di mettersi a fare gli schizzinosi.

– Perixx PX-5200

Tastiera meccanica retroilluminata di fattura americana (anche nel layout dei tasti, comunque riconfigurabile), con caratteristica illuminazione rossa o blu (i colori dei due storici partiti USA, Repubblicano e Democratico, come a dire che la scelta dell’uno o dell’altro equivale a una dichiarazione di appartenenza politica) su elegante scocca nera. Classico prodotto che non eccelle in nulla, ma va bene un po’ per tutto, è l’ideale per videogiocatori compulsivi ma un po’ indecisi su quale genere di videogame prediligere.

– DB POWER DB-A8

Design ergonomico e illuminazione di qualità per un prodotto a basso costo da tenere in seria considerazione, anche in ragione degli ottimi materiali costitutivi. Non ha bisogno di driver da installare, funziona semplicemente collegando il plug USB alla porta del computer. Feedback tattile di grande affidabilità, resistente all’usura del tempo e alle sessioni più forsennate. Ultimo, non secondario, dettaglio: costa davvero poco.

– VTIN VTGEPC049ABIT-ITVT1

Prodotto essenziale ai limiti dello spartano (appena 87 tasti), ma prestazioni di grande livello per questa tastiera meccanica retroilluminata for beginners o giocatori occasionali. Ben sei colori e nove combinazioni di retroilluminazione disponibili, gaming grade degno dei migliori prodotti statunitensi o giapponesi, ergonomia un po’ vecchia scuola (leggi: un bel monolite rettangolare e pochi punti di presa), materiali di qualità (scocca parzialmente in metallo) e resistenza agli urti e all’usura. Anche il prezzo è, tutto sommato, vantaggioso. Unica pecca: non è compatibile con i sistemi operativi della famiglia iOS.

– Kingtop X-7000

Fattura interamente italiana, per questo piccolo fiore all’occhiello della manifattura hi-tech del nostro paese. Personalizzabile in ogni suo aspetto, ricca di opzioni e di colori, dosabili in ogni loro aspetto. Funzione anti-ghosting e nessun driver di installazione: compatibile con tutti i sistemi operativi, garantisce inoltre una resistenza sotto sforzo e una durata nel tempo davvero considerevoli.

– Tastiera meccanica retroilluminata LESHP

Sette colori e ben dieci funzioni di retroilluminazione per questa tastiera tanto economica quanto completa (e anche qualcosa di più), che ha come unico grande difetto quello di non essere compatibile con i dispositivi Apple. Duplice punto di forza (prezzo a parte): l’ergonomia, che permette di non stancare dita e polsi nemmeno nelle sessioni di gaming più furiose, e la silenziosità. Piccola obiezione: il design un po’ anni ottanta, simpatico (forse) per gli inguaribili nostalgici, un po’ meno per i millennials, abituati a linee molto più dinamiche.