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Usa, Trump vuole fermare Mueller

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Negli USA è sempre vivo il caso che riguarda il "Russiagate", con gli avvocati di Trump che stanno cercando di trovare un modo per limitare l'inchiesta

Negli Stati Uniti è sempre vivo il caso che riguarda il Russiagate, con gli avvocati di Trump che stanno cercando di trovare un modo per limitare l’inchiesta che sta effettuando il procuratore speciale Robert Mueller.

Russiagate, Trump sta cercando di limitare l’inchiesta di Mueller

Come è ormai nello stile di Trump, il Presidente degli Usa non si nasconde, ma anzi minaccia apertamente chi lo attacca. Come nel caso del procuratore speciale Robert Mueller, che sta indagando sul caso del Russiagate.

Secondo quanto riportato dal “Washington Post“, infatti, alcuni degli avvocati di Trump stanno cercando qualche modo per limitare l’inchiesta che sta portando avanti il procuratore speciale. Ma non è finita qui. Lo stesso “Washington Post“, citando alcune autorevoli fonti, afferma che i legali di Trump stanno anche esaminando i termini della facoltà del Presidente di concedere amnistia.

Trump, infatti, avrebbe il potere necessario per licenziare Mueller, che sta indagando sul caso del Russiagate insieme ad altri sedici avvocati (scelti in piena autonomia dal procuratore speciale e che sono pagati dal governo federale con un budget quasi del tutto illimitato).

Russiagate, Trump minaccia Mueller: le parole del Presidente

Donald Trump affida al New York Times, che spesso e volentieri lo critica duramente, il suo pensiero contro Robert Mueller, il procuratore speciale che sta indagando sul caso del Russiagate: “Sarebbe una violazione grave se allargasse le sue indagini sul business della mia famiglia: non superi la linea rossa”, ha affermato il tycoon in una intervista durata una cinquantina di minuti.

The Donald ha attaccato tutti, compreso anche l’ex direttore dell’FBI, James Comey, reo secondo il Presidente degli Stati Uniti di aver diffuso ai media materiale compromettente per mantenere il suo posto e che avrebbe anche tentato di ricattarlo. Trump si è scagliato pure contro il Ministro della Giustizia, Jeff Sessions: “Non lo avrei mai scelto come ministro se avessi saputo che si sarebbe astenuto sul Russiagate, la sua è stata una decisione ingiusta nei miei confronti”. Secondo le ultime indiscrezioni, Sessions ha i giorni contati: o si dimette oppure sarà dimesso.

Trump e l’incontro con Putin

Nel corso della stessa intervista rilasciata al New York Times, Donald Trump ha spiegato anche i motivi del secondo incontro avuto con Putin nel corso del G20 che si è svolto ad Amburgo.

Il tycoon ha infatti affermato: “Abbiamo parlato per 15 minuti, è stato uno scambio di convenevoli, nulla di più, abbiamo parlato di adozioni”. Poche parole, ma che sembrano spiegare le ragioni di tale incontro.