Simona Bernini Dopo Amatrice, altre scosse di terremoto si avvertono nel centro italia. La paura, lo spavento, le urla, le grida tornano a farsi sentire.
Le cittadine di Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Norcia, posizionate tra le Marche e l’Umbria, sono solo alcune delle più colpite per l’ennesima scossa di terremoto che ha colpito la zona. La prima scossa è alle 19, 10 durante l’ora di cena per alcuni, mentre si chiudono i negozi e si tirano giù le serrande. A Preci crolla il rosone della chiesa, a Norcia le mura antiche. Sono i piccoli borghi di Italia che non ci sono più, sono scomparsi, rasi al suolo, proprio come Amatrrice.
I vigili del fuoco hanno ricevuto moltissime telefonate di persone spaventate, in preda al panico, che nonostante il brutto tempo, pioveva a dirotto, molti si sono riversati in strada per cercare rifugio e luoghi maggiormente sicuri per stare lontano dai detriti e dalle macerie.
La terra ha continuato a tremare, con una sessantina di scosse della forza di 3.7, con persone preoccupate, agitate, che non sapevano cosa fare e come comportarsi. Norcia sembra essere la zona più colpita con un black out durato alcuni istanti. Le abitazioni sono crollate, così come le mura antiche.
Tanta paura anche a Preci, dove è crollato il rosone della chiesa e il sindaco si dice spaventato, non sa ancora cosa sia successo alle altre frazioni, come stiano le persone all’interno. Dalle prime ricostruzioni, pare non esserci morti, ma solo feriti, la maggior parte lievi e non in pericolo di vita.
I pompieri, i soccorritori sono al lavoro per aiutare e sono in piedi da ieri sera per sgomberare la situazione, i detriti e le macerie dall’ennesimo crollo che ha colpito nuovamente il centro Italia.
