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Cane abbandonato in auto: morto per asfissia

Cane abbandonato in auto: morto per asfissia

È morto per asfissia il cane abbandonato in auto dal suo padrone sotto il sole cocente. Soccorso dagli agenti, l'animale non ce l'ha fatta.

È morto per asfissia il pastore tedesco abbandonato in auto dal suo padrone sotto il sole cocente, a La Spezia. La vettura aveva i finestrini chiusi e il sole ha fatto il resto. Spaventato per la condizione insostenibile, il cane, di appena un anno, ha iniziato a guaire, richiamando l’attenzione di una pattuglia di carabinieri che passava per di là. Gli uomini hanno liberato l’animale ancora agonizzante, ma il suo cuore non ha retto ed è morto poco dopo. Il padrone, un rumeno di 45 anni, è stato denunciato per maltrattamento di animali.

Cane abbandono in auto

Una volta si abbandonavano per strada, per capriccio, per incapacità di sapersi assumere le proprie responsabilità e simili. Fatto sta che il miglior amico dell’uomo, talvolta vede la propria fiducia tradita da quello che dovrebbe essere il suo padrone. La sorte toccata al pastore tedesco, il 31 luglio 2018, è quanto di peggio ci si potrebbe aspettare. In base alla ricostruzione delle autorità, a La Spezia, un rumeno di 45 anni avrebbe abbandonato il suo cane nella propria auto, con i finestrini chiusi. L’auto è diventata subito una prigione asfissiante per il povero animale. Lasciata sotto il sole, l’auto, è diventata un forno e per il povero cane l’agonia è stata lenta e dolorosa. Il padrone dell’animale è stato denunciato per maltrattamento.

Precedenti

La morte del pastore tedesco richiama alla mente alcuni precedenti, in cui sono stati coinvolti i migliori amici dell’uomo. A Ravenna, per esempio, il 30 luglio 2018, una coppia di turisti di origini iraniane, residenti in svizzera, hanno lasciato i 2 cani di famiglia – un labrador ed un maltese – dentro il bagagliaio della propria auto. Per fortuna, la scena è stata vista da alcuni passanti, tra cui 2 ragazze italiane che di mestiere fanno le veterinarie. Immediato l’intervento dei carabinieri che hanno liberato i cani e permesso alle ragazze di prestare il primo soccorso, prima che i due cani venissero portati in una clinica veterinaria. Concluso l’accaduto, gli animali sono stati riaffidati alla coppia di iraniani, con la speranza che non ricapiti più.

Vicenda conclusasi bene anche a Trapani. Il 15 luglio 2018, un uomo aveva legato una pietra al collo del proprio cane e lo aveva gettato in mare. L’animale, però, è riuscito a liberarsi e a riemergere. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe preferito l’estremo gesto per essere esonerato dal dover dare spiegazioni alle autorità e dalle sanzioni penali che ne sarebbero derivate. Il microchip del cane ha permesso l’identificazione del padrone, denunciato per maltrattamento di animali.