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Attentato Manchester: la storia di Steve e Chris, i due eroi senzatetto

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L'attentato di Manchester ci ha permesso di conoscere due eroi, due senzatetto che si sono prodigati per aiutare le persone. Ecco la loro storia.

Per quanto riguarda l’attentato di Manchester, gli eroi di quella immane tragedia che ha causato la morte di 22 persone, sono tantissimi. Tra gli eroi vi sono anche due senzatetto, i quali si sono prodigati per aiutare i feriti fornendo loro supporto.

Per ringraziare i senzatetto, per il supporto che hanno fornito, è partita una raccolta fondi online per aiutarli a trovare una casa. “Non abbiamo una casa, ma abbiamo un cuore”. Sono queste le parole pronunciate da Stephen Jones, che insieme a Chris Parker, ha soccorso e aiutato molte delle persone alla Manchester Arena. Un gesto enorme, per il quale la comunità inglese si è stretta intorno a loro e decide di aiutarli.

Online sono tantissimi i messaggi di chi vuole conoscerli, ringraziarli per quanto hanno fatto e per come si sono comportati in quella strage che ha ucciso più di 22 persone. Da quel momento, sono partite raccolte fondi online per loro, per aiutarli e per dare loro un rifugio, un riparo, un modo per ringraziarli per l’appoggio fornito. Le iniziative di raccolta fondi sono ben tre e sono aperte sulla piattaforma Gofundme. Tra le varie iniziative e raccolte fondi, ve ne è una organizzata da un utente che ha raccolto più di 30 mila sterline in 24 ore. Le donazioni per loro sono arrivate da più di tre mila persone.

Il mondo dello sport, del calcio in particolare, non è rimasto indifferente. Per loro si è mobilitato David Sullivan, il dirigente del West Ham United che, insieme al figlio, ha deciso di pagare ai senzatetto una casa per sei mesi, il tempo affinché possano rimettersi in piedi.

L’appello è stato anche lanciato sui social, su Twitter in particolare, dove il figlio di David, ha postato un annuncio in cui vuole che qualcuno li aiuti a rintracciarli. I due sono riusciti nel loro intento. Sono stati contenti e ringraziano i social per aver permesso questo.

I due sono stati anche cercati e contattati da un regista, Marc Zamitt, che li vorrebbe intervistare per girare un documentario sul mondo dei senzatetto e capire come vivono, quale è il loro stile di vita, ecc.

La storia dei due senzatetto eroi

I due senzatetto, al momento dell’esplosione, si trovavano nel foyer della Manchester Arena a chiedere l’elemosina. Appena hanno sentito gli spari, hanno cercato di aiutare quante più persone possibili.

Ecco la loro testimonianza. “Sono stato scaraventato a terra e quando mi sono rialzato ho visto che c’erano dei corpi sul pavimento. C’erano un sacco di bambini coperti di sangue, piangevano e urlavano. Ho visto una bambina senza gambe. Non sapevo cosa fare, l’ho avvolta in una maglietta delle bancarelle e le ho chiesto dove fossero i genitori. Poi l’ho portata nella prima ambulanza che ho trovato”.

“Non avrei potuto più convivere con me stesso se quella notte me ne fossi andato via”, ha detto Stephen.Abbiamo dovuto estrarre pezzi di vetro dalle persone, non abbiamo dormito per tutto ciò che abbiamo visto. Qui a Manchester ci sono tante persone buone che ci aiutano. Mi piace pensare che loro avrebbero fatto lo stesso se ad aver bisogno di aiuto fossimo stati noi”.