Andrea Danneo Una bambina di 11 anni è morta dimenticata in auto, sotto il sole cocente. La giovane vittima era muta e non è stata in grado di chiamare aiuto.
Dimenticata al sole
Una tragedia sempre più frequente. Una bambina di 11 anni è morta, dimenticata in auto dalla propria madre; La bimba era muta, quindi incapace di chiedere aiuto. Come riportato da Leggo, la famiglia era appena rientrata da un giro in centro per fare shopping quando, scesi dall’auto, la mamma e due dei tre figli sono rientrati nella loro abitazione. La donna, credendo che anche la terza bimba l’avesse seguita, non si è accorta di nulla. Poi, non trovandola, è corsa fuori e l’ha trovata senza vita ancora chiusa nella sua Ford. Nel tentativo estremo di salvarla, ha portato in casa la piccola e ha chiamato il 911 che, una volta giunto sul posto, l’ha trasportata all’ospedale dove è stata dichiarata morta.
“Come un annegamento”
“È simile a un annegamento“, ha riferito un agente di polizia, accorso sul posto. Sono ancora sotto shock i presenti che hanno assistito alla drammatica morte della piccola di 11 anni. Come riporta Leggo, la vicenda ha colpito tutti per la sua drammaticità, tanto che un poliziotto ha commentato: “È qualcosa che non succede tutti i giorni. È una tragedia inenarrabile”. Un lutto che si aggiunge a quello di altri genitori, assassini inconsapevoli dei loro stessi figli. Una vicina che conosce la famiglia da 20 anni non riesce a darsi una spiegazione sull’accaduto: la madre della piccola non aveva mai sofferto di amnesia, prestando attenzione e cura a ciascuno dei suoi figli.
Gli esperti: colpa degli automatismi
Amnesie assassine? Per gli esperti la causa sono gli automatismi. In pratica è come se i genitori mettessero un pilota automatico per compiere ogni giorno le stesse identiche cose, tutti i giorni. Una routine fatale che porta mamma e papà a dare per scontato di aver fatto tutto secondo abitudine, quando invece non è così. Idem per la mancanza di automatismi: l’innesto di una azione nuova rispetto al solito potrebbe venire cancellata dalla nostra memoria, dimenticata. L’esito può essere fatale, come i fatti di cronaca raccontano. Qual è la soluzione degli esperti? Scrivere tutto su un foglietto promemoria. Sarà un metodo un po’ all’antica, ma è ritenuto da sempre il più efficace.
