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Canone Rai, arriva la sentenza della Cassazione: la prescrizione scatta dopo 10 anni

Il costo passerà da 90 a 70 euro e avrà una durata biennale quindi per il 2024 e 2025

Il costo passerà da 90 a 70 euro e avrà una durata biennale quindi per il 2024 e 2025

La Corte di Cassazione ha chiarito: “Il canone Rai si prescrive in 10 anni“. Secondo i giudici, in assenza di una deroga particolare, si applica la norma del Codice civile che già viene utilizzata per le imposte sui redditi e l’Iva.

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La sentenza

I giudici si sono espressi, in questo riguardo, in merito ad un ricorso nel quale erano state impugnate delle cartelle esattoriali contenenti alcuni tributi non pagati. Tra questi vi erano crediti dello Stato per Irpef, Irap e Iva, oltre al canone Rai.

Il ricorso, che faceva leva sull’avvenuta prescrizione delle tasse, è stato accolto in un primo momento e l’appello presentato dal concessionario di riscossione è stato rigettato. A quel punto, il ricorso in Cassazione che ha dato torto al contribuente: la prescrizione quinquennale anche ai crediti erariali viola la legge, secondo i giudici.

La riduzione del canone

L’importo del canone per l’anno 2023 è pari a 90 euro, ma nel 2024 passerà a 70 euro e avrà una durata biennale, a valere così sia per il 2024 che per il 2025. Ad oggi, l’articolo 8 della legge di Bilancio prevede che la riduzione del canone comporta una diminuzione degli introiti per circa 440 milioni.

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