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Condanna di 4 anni all'uomo che bruciò la Venere di Pistoletto

carcere chiave

Simone Isaia, l'uomo che bruciò la Venere di Pistoletto, dovrà pagare anche 4.000 euro di sanzione.

Simone Isaia, responsabile del rogo della Venere di Pistoletto, è stato condannato a 4 anni di reclusione e al pagamento di 4.000 euro, escludendo le spese processuali. La condanna è stata emessa dal gup di Napoli Linda Comella nei confronti del clochard che lo scorso 12 luglio ha incendiato l’opera creata dall’artista Michelangelo Pistoletto. La Venere era stata sistemata in Municipio.

Venere di Pistoletto: condanna a 4 anni per Isaia

Simone Isaia, 32 anni, senza fissa dimora, è stato condannato a quattro anni di reclusione e a una multa di 4mila euro. La sua colpa? L’incendio, avvenuto lo scorso 12 luglio, che ha distrutto la celebre opera “Venere degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto. L’opera era stata esposta in Piazza Municipio.

Rogo Venere di Pistoletto: la sentenza

Il verdetto è stato emesso dal Giudice per le udienze preliminari al termine di un processo celebrato con rito abbreviato, consentendo uno sconto del terzo della pena originaria, che sarebbe stata di sei anni. Il Gup Linda Comella ha ratificato integralmente la richiesta della procura, confermando la colpevolezza dell’imputato per il reato di incendio e distruzione di beni culturali

Venere di Pistoletto: Isaia ai domiciliari

Dopo un periodo iniziale di detenzione in carcere, Simone Isaia attualmente si trova agli arresti domiciliari all’interno di una comunità a Salerno. Da notare che né l’artista né il Comune di Napoli hanno scelto di costituirsi parte civile nel processo.