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Covid, Ema: "405 potenziali casi di trombosi con AstraZeneca, su 45 milioni di vaccinati"

Ema trombosi AstraZeneca

"Al momento si contano 405 potenziali casi di trombosi su 45 milioni di vaccinati con AstraZeneca", ad annunciarlo Ema.

Potremo riscontrare al momento “405 casi di potenziali trombosi con le dosi AstraZeneca su 45 milioni di persone vaccinate”. Lo ha fatto sapere il responsabile della farmacovigilanza di Ema Georgy Genov. Durante il briefing con la stampa, l’agenzia europea del farmaco ha messo in evidenza come le stime di questo tipo di casi sarebbero comunque “rare”.

Ha quindi fornito le stime di un altro vaccino a vettore virale vale a dire Johnson & Johnson. Per quest’ultimo tipo di vaccino si parla di un’incidenza di 10 potenziali casi di trombosi su circa 6 milioni di vaccinati.

Ema trombosi AstraZeneca, su 32 casi di trombosi, il 65% sono donne

Proprio parlando di casi di trombosi, Genov ha spiegato che “dalle ultime verifiche abbiamo anche notato un’ulteriore riduzione della mortalità e questo è probabilmente dovuto a una varietà di fattori”. Inoltre stando a quanto scrive il “Corriere della Sera”, su 32 casi di trombosi, che sarebbero state rilevati a seguito di un’indagine di AIFA, un buon 65% sarebbe donna. Si parlerebbe infine di una piccola parte di under 30 colpiti da trombosi con un tasso di incidenza di 1,9 casi di trombosi ogni 100 mila abitanti.

Ema trombosi AstraZeneca, Cavaleri: “Su mix di vaccini abbiamo ancora dati limitati”

Il responsabile dei vaccini dell’Agenzia Europea del farmaco Marco Cavaleri sempre nel corso del briefing di Ema con la stampa ha messo in evidenza come sulle somministrazioni eterologhe (il cosiddetto “mix dei vaccini”), non si avrebbero sufficienti dati. “Alcuni studi preliminari hanno mostrato che la risposta immunitaria sembra essere soddisfacente e non stanno emergendo particolari problemi da un punto di vista di sicurezza”, le parole di Marco Cavaleri che ha aggiunto a tal proposito: “Le evidenze sono limitate e occorre raccogliere ulteriori informazioni”.

Infine proprio circa la scelta di sottoporsi ad un mix di vaccini Cavaleri ha fatto luce su come i vaccini siano “approvati e hanno un rapporto rischio beneficio positivo da 18 anni in su ed è una decisione degli Stati scegliere se lo vogliono usare solo in alcune popolazioni”.

Ema trombosi AstraZeneca, Cavaleri: “Vaxzevria protegge contro la variante Delta”

Infine Cavaleri ha parlato di come il vaccino Vaxzevria – più comunemente conosciuto come vaccino AstraZeneca, fornisca una buona protezione contro la variante Delta o “indiana”. “Abbiamo visto alcuni dati preliminari: dimostrano che il vaccino Vaxzevria protegge contro la variante Delta e che la seconda dose aumenta la protezione in modo significativo”.