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Sanremo, carcere sovraffollato: 46 detenuti in rivolta

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Rivolta nel carcere di Sanremo: 46 detenuti hanno protestato violentemente contro il sovraffollamento. Gli agenti hanno speso quattro ore per sedarli.

Nella notte tra sabato 13 e domenica 14 ottobre quarantasei detenuti del carcere di Sanremo Calle Armea hanno scatenato una violenta rivolta per protestare contro l’eccessivo sovraffollamento della casa circondariale. Il carcere di Sanremo, infatti, può ospitare un massimo di 190 detenuti; al momento ne sono presenti 270. La rivolta si è protratta a lungo: le guardie hanno impiegato quattro ore per sedare i quarantasei detenuti in protesta. Per questi “dovrà essere inevitabile il trasferimento immediato ad altra struttura penitenziaria” ha spiegato Fabio Pagani, segretario regionale del sindacato Uilpa di polizia penitenziaria.

Sovraffollamento in carcere, la rivolta dei detenuti

All’arrivo del direttore e del comandante sono stati individuati i principali rivoltosi e sono stati isolati. La sezione appare un vero e proprio campo di battaglia, le fiamme, causate da televisioni lanciate nel corridoio e lenzuola imbevute di olio, sono state spente grazie all’utilizzo dell’idrante da parte della polizia penitenziaria“. Fabio Pagani ha raccontato con queste parole l’intervento resosi necessario nel carcere di Sanremo Calle Armea a seguito della violenta rivolta dei detenuti. Durante le operazioni di contenimento due agenti sono rimasti intossicati.

“Questo ennesimo evento critico è uno dei tanti segnali che rilevano la prossima implosione del sistema penitenziario e soprattutto del carcere di Sanremo, e lo avevamo annunciato. Ogni istituto è una polveriera pronta a deflagrare e le conseguenze non potranno non pesare su chi non ha saputo, politicamente, impedirne l’esplosione” ha concluso amaramente Pagani.