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Pecorino ritirato dal commercio: rischio intossicazione

pecorino infetto

Il Ministero della Salute ha pubblicato un avviso di richiamo su un lotto di pecorino a causa della probabile presenza di Listeria monocytogenes.

Il Ministero della Salute ha emesso un avviso di richiamo dal commercio di prodotti alimentari. Nello specifico, si tratta di un lotto di pecorino semistagionato da 1400 kg, sospettato di portare con sé il dannoso batterio Listeria monocytogenes che causerebbe nei consumatori del prodotto i sintomi da intossicazione alimentare. I controlli sono stati effettuati a campione da parte dell0 stesso produttore.

Pecorino, rischio di presenza batterio

A causa di controlli effettuati da un produttore di forme di pecorino semistagionato in provincia di Siena, da cui è emerso che un intero lotto di formaggio sia potenzialmente infettato da un dannoso batterio, il Ministero della Salute ha emesso un avviso di richiamo di prodotti alimentari per rischio microbiologico.

Il prodotto oggetto del richiamo è un’intera forma di formaggio venduta singolarmente e dal peso di 1,400 Kg, prodotta a marchio “Garante” dal Caseificio La Fonte di Pasquale Pace nello stabilimento di Asciano, in provincia di Siena, in Località Torre a Castello.

Formaggio, pericolo intossicazione

Il batterio in questione sarebbe il Listeria monocytogenes, microorganismo presente sul terreno ma che facilmente va a infettare alimenti di provenienza animale. Il rischio portato da un’eventuale infezione di tale batterio è quello di contrarre la listeriosi, a cui sono più vulnerabili i neonati e le persone che hanno passato la soglia dei sessant’anni d’età.
Nei casi più comuni, ingerire un alimento infetto da tale batterio porta sintomi come dolori muscolari, influenza, nausea e diarrea. I rischi sono esponenzialmente più alti per le donne in gravidanza.
Si esorta pertanto chiunque avesse già acquistato tale prodotto a non consumarlo, ma a restituirlo ai punti vendita d’acquisto.