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Trento, trovati in un capannone resti umani e bare

macchina carabinieri

In un capannone a Trento i carabinieri hanno scoperto resti umani e bare. In corso le indagini.

Macabra scoperta a Trento, dove in un capannone nelle periferie sono stati rinvenuti resti umani e numerose bare. La Procura ha aperto un fascicolo per fare luce sul caso.

Trento, bare e ossa in un capannone

E’ accaduto a Scurelle, in provincia di Trento. Il 17 aprile 2019, i carabinieri del Noe, i tecnici di Appa e i vigili del fuoco della Bassa Valsugana hanno scoperto all’interno di un capannone resti di corpi umani e bare coperti da detriti, polvere e cumuli di rifiuti. Come riportato dall’Ansa, le segnalazioni sarebbero giunte da alcuni operai che stavano lavorando in un cantiere vicino. Il capannone (uno stabile della ex Samatec) si trova nella zona industriale, vicino allo svincolo della Valsugana.

cadaveri in capannoni

La Procura di Trento ha aperto un fascicolo per vilipendio di cadavere e gestione illecita di rifiuti. L’ipotesi più probabile è che le bare siano state trafugate dai loro loculi per ricavarne ottone e zinco da rivendere al mercato nero, oppure che si sia trattato di finta cremazione. Probabilmente, le bare sono state abbandonate dalle imprese addette alla cremazione invece che essere trasportate in un impianto finalizzato all’operazione di smaltimento, ottenendo comunque il compenso richiesto alle famiglie dei defunti. E’ quasi certo che i resti dei cadaveri provengano da varie parti d’Italia.

La Procura ha aperto un’inchiesta per svelare la verità sul caso. Gli inquirenti hanno sigillato l’edificio e hanno dato inizio alle indagini per scovare i responsabili e i gestori del macabro magazzino di ossa. I sigilli sono stati apposti sia sul basculante che sulla porta che conducono negli spazi interni del capannone.

Attoniti gli abitanti della zona.