Celeste Battaglini Sciopero di otto ore per i metalmeccanici venerdì 14 giugno 2019. Per l’occasione, si sono svolte tre manifestazioni in contemporanea a Milano, Firenze e Napoli, promosse da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil. Gli scioperanti si sono riuniti per chiedere al governo e alle imprese di mettere al centro il lavoro, i salari e i diritti dei lavoratori con lo slogan “Futuro per l’industria”. “Il Governo in questa permanente campagna elettorale fa un po’ come Schettino: si avvicina alla scogliera per prendere applausi ma sta facendo affondare la nave?”. Queste le parole di Marco Bentivogli, segretario Fim-cisl che ha guidato la manifestazione dei metalmeccanici nel capoluogo lombardo.
Le manifestazioni
La mobilitazione è nata come protesta alla crisi industriale che sta colpendo il Paese. I sindacati partono dalla richiesta al Governo Conte di misure atte al rilancio degli investimenti pubblici e privati e al sostegno all’occupazione. La denuncia è rivolta alla “mancanza di una qualsiasi idea di politica industriale” nel Paese, territorio di progressiva conquista delle multinazionali con la conseguenza di una perdita della ricchezza manifatturiera di cui gode l’Italia.
Non solo. Le richieste riguardano anche la questione salute e sicurezza, con la fine degli incidenti sul lavoro. Presenti alle manifestazioni le delegazioni delle tre sigle: a Milano i segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Fim Marco Bentivogli; a Firenze i segretari generali della Cisl Annamaria Furlan e della Uilm Rocco Palombella; a Napoli i segretari generali della Uil Carmelo Barbagallo e della Fiom Francesca Re David.
Per la giornata del 15 giugno 2019, invece, è stato proclamato uno sciopero dal sindacato autonomo Fismic-Confsal, per chiedere un cambiamento della politica economica che “sia più attenta alle questioni dell’occupazione e dello sviluppo economico“. Due manifestazioni in programma: a Torino per le regioni del nord e a Melfi, in provincia di Potenza, per le regioni del centro-sud.
