Antonella Ferrari A seguito dell’esplosione di mercoledì pomeriggio, lo Stromboli è sorvegliato speciale da parte degli esperti. Nella notte i parametri sarebbero però rientrati nella norma, notizia che farebbe ben sperare per tutti gli abitanti e i turisti che sono stati costretti ad abbandonare l’isola. Stando a quanto riferito, nelle ore successive l’esplosione ci sarebbero stati dei terremoti di lieve intensità che non avrebbero però creato nessun danno. Sono comunque allertate le squadre della Protezione civile, i vigili del fuoco e i canadair. Al largo dell’isola è pronta una nave allestita per un eventuale evacuazione: a bordo viveri e materiale di primo soccorso.
Detriti sull’isola
All’indomani delle esplosione, l’isola si risveglia coperta di detriti e di pomice nera. Dal cratere è infatti stato espulso materiale incandescente e lava. Il bilancio è di un morto, un escursionista 35enne di Milazzo. Registrati nella zona anche diversi incendi, mentre l’Ingv ha confermato che dal 1985 non si sono mai viste esplosioni simili. Al momento dell’esplosione sull’isola si trovavano numerosi turisti. Molti di loro sono stati evacuati e attendono ora di poter tornare sull’isola.
Evacuate 70 persone
L’esplosione ha portato all’evacuazione di moltissime persone. A dare una mano la compagnia Liberty Lines che ha messo a disposizione tre aliscafi che hanno portato gli evacuati a Lipari e Milazzo. Altri quattro mezzi sono invece rimasti in allerta in caso di necessità durante la notte. Sono tante le famiglie che nella fuga si sono ritrovate però senza vestiti, senza soldi e senza un posto per dormire. Per questo motivo la compagnia di navigazione ha ospitato una famiglia ha spese proprie, mettendosi anche a disposizione per riaccompagnarli sull’isola a emergenza rientrata. Alcune persone si sono rifugiate in Calabria, mentre il prefetto di Messina ha attivato, nella serata di mercoledì, l’unità di crisi.
