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Veliero Alex, i migranti sbarcano a Lampedusa: sequestrata la nave

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Dopo la violazione del blocco navale avvenuta sabato pomeriggio, i migranti rimasti sul veliero sono stati fatti scendere al porto di Lampedusa.

Si sta smuovendo la situazione al porto di Lampedusa, dove il veliero Alex dell’Ong Mediterranea Saving Humans aveva attraccato nel pomeriggio di sabato 6 luglio. I 22 migranti presenti a bordo dell’imbarcazione – 15 erano stati fatti sbarcare tra venerdì e sabato – sono infatti scesi a terra a causa del sequestro penale disposto dalla Guardia di Finanza. Al momento l’equipaggio del veliero Alex è stato indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’ingresso nelle acque italiane

La nave era entrata nel porto di Lampedusa intorno alle ore 17 di sabato, sfidando il blocco navale imposto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Stando a quanto riportato su Twitter dall’Ong Mediterranea, lo sbarco si era reso necessario a causa delle precarie condizioni igienico sanitarie in cui versavano i migranti a bordo del veliero Alex.

Secondo le parole di Alessandra Sciurba, portavoce dell’Ong Mediterranea Saving Humans, la situazione sulla nave era ormai divenuta insostenibile: “Siamo in una situazione surreale. Ci sono persone che rischiano di svenire e che devono andare in bagno, i nostri servizi igienici sono inservibili e nessuno ci dice cosa fare. Questo è un sequestro di persona, non è più uno Stato di diritto. Devono farci sbarcare”.

Una versione confermata anche da Erasmo Palazzotto, parlamentare di Liberi e Uguali e capo missione di Mediterranea: “Chiediamo dell’acqua potabile e la presenza immediata di un medico a bordo perché c’è una emergenza sanitaria. Ci sono casi di scabbia e persone che devono andare subito in bagno. Queste persone sono stremate, cosa volete fare?”.

Le parole di Matteo Salvini

Al momento dello sbarco il ministro Salvini ha subito pubblicato sul suo profilo Facebook un post dove manifestava la propria soddisfazione per il sequestro della nave da parte della Guardia di Finanza. Nelle ore precedenti, Salvini aveva più volte ribadito il suo no ad un eventuale sbarco dei migranti presenti sul veliero Alex: “Non autorizzo lo sbarco di chi aiuta gli scafisti. Darò anche la vita per difendere i confini”.

La Alan Kurdi va verso Malta

In serata, la Ong tedesca Sea Eye ha invece annunciato che la nave Alan Kurdi, inizialmente diretta anch’essa verso l’Italia con 65 persone a bordo, avrebbe cambiato la propria rotta alla volta di Malta. Sempre attraverso Twitter l’Ong aveva in precedenza fatto sapere di non essere intimidita dalle minacce di Matteo Salvini: “Non possiamo aspettare finché lo stato di emergenza non prevale. Ora si deve dimostrare se gli altri governi europei appoggiano l’atteggiamento dell’Italia. Le vite umane non sono una merce di scambio”.