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Salvatore Parolisi libero, il fratello di Melania: "Uccisa di nuovo"

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La rabbia di Michele, fratello di Melania Rea: "Concedere un premio significa dimenticare chi è la vera vittima".

C’è rabbia e delusione nelle parole di Michele Rea, quando commenta le indiscrezioni secondo cui Salvatore Parolisi potrebbe lasciare il penitenziario di Bollate e tornare libero prima del termine della pena. L’uomo, condannato a 20 anni di carcere per l’omicidio della moglie Melania Rea, potrebbe godere di un permesso premio per buona condotta. Per i familiari “è come se Melania venisse uccisa di nuovo“.

Salvatore Parolisi libero?

La notizia della possibilità che Salvatore Parolisi torni libero prima del termine dei 20 anni stabiliti dalla sentenza è stata diffusa a inizio settembre. L’ex militare ha fatto sapere, tramite i suoi avvocati, di avere intenzione di godere dei permessi accumulati. Fino a 45 giorni all’anno, per ogni anno di condanna, guadagnati in quanto “detenuto modello” che partecipa a tutte le attività proposte dalle autorità del carcere.

La rabbia del fratello di Melania

La vita della famiglia Rea è cambiata per sempre quando, nell’aprile 2011, Salvatore Parolisi ha ucciso la moglie Melania con 35 coltellate. Oggi, l’uscita anticipata del suo assassino “sarebbe come ucciderla di nuovo”, spiega il fratello Michele. “La pena non è stata esemplare, ma ora concedere anche dei premi significa dimenticare chi è la vera vittima. Le condanne per chi commette un omicidio ormai sono simili a quelle di chi spaccia o rapina. Dovrebbe esserci una differenza netta”.

Il fratello di Melania ricorda che “un lutto del genere può capitare a tutti” e invita i giudici a “riflettere su cosa ha fatto Parolisi, che tra l’altro non si è mai pentito. Ha ucciso la moglie e ha lasciato senza madre una bimba di solo due anni“. Oggi Vittoria “è una bambina serena, ha le sue distrazioni e i suoi amici” e ha appena cominciato le scuole elementari. “Ha già affrontato il discorso, da questo punto di vista tutto procede al meglio. Ma soltanto grazie a chi in questi anni l’ha cresciuta, non certo al papà”.