> > Sviene sulla metro a Roma: passeggeri nel panico per coronavirus

Sviene sulla metro a Roma: passeggeri nel panico per coronavirus

coronavirus roma metro B

Panico a bordo di un convoglio della metro B di Roma, all'altezza della stazione Colosseo: si diffonde la paura del contagio da coronavirus.

La paura del coronavirus è arrivata anche a Roma, dove si è scatenato il panico sulla metro B, all’altezza della stazione Colosseo, quando una persona è svenuta a causa di un malore. Si tratta di un uomo di circa 50 anni che mostrava segni di affaticamento. In Italia sono state registrati altri due casi di coronavirus nella giornata di martedì 25 febbraio: uno a Firenze e il primo nel Sud Italia, a Palermo. Mentre i contagi superano quota 250, le vittime rimangono al momento 7.

Roma, psicosi coronavirus in metro

Scoppia il panico sulla metro B di Roma, all’altezza della fermata Colosseo: un passeggero accusa un malore a bordo e tutti temono il contagio da coronavirus. L’uomo, sulla cinquantina, era visibilmente sudato e affaticato, come ha raccontato il vicedirettore del Primato nazionale Davide Di Stefano (presente sul convoglio). L’episodio si è verificato attorno alle ore 9:10 di martedì 25 febbraio. La metropolitana si è fermata alla stazione Colosseo per far scendere il passeggero e permettere i soccorsi del personale sanitario. L’uomo, da quanto si apprende, è stato trasferito verso l’ospedale di San Giovanni. Tutti i presenti mostravano sguardi visibilmente preoccupati per la situazione.

Il racconto

Davide Di Stefano ha ripreso la scena e ha raccontato quanto accaduto. “Sono intervenuti senza alcuna precauzione, senza alcun protocollo particolare. Gli infermieri lo hanno trasportato a braccio fino all’ambulanza che è poi partita in direzione del San Giovanni“. Il personale medico, prosegue ancora il Primato nazionale, era “privo di qualsiasi protezione (guanti, mascherine, tute) atta a scongiurare un possibile contagio da coronavirus o altri agenti patogeni”. Non si hanno ulteriori informazioni sulle condizioni del paziente.