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Coronavirus, bunker nel Nord Italia: "Abbiamo bisogno di sentirci protetti"

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Il coronavirus sta spaventando alcune famiglie del Nord Italia: sono aumentate le richieste per la costruzione di bunker.

L’epidemia di coronavirus che sta registrando numeri sempre più elevati nel Nord Italia spaventa le famiglie: aumentano anche le richieste di costruzione di bunker. In particolare, a denotare l’incremento è stata un’azienda del mantovano, che in poche settimane ha visto triplicare le richieste. La costruzione, come spiegano gli esperti, costa attorno ai 20 mila euro. Le richieste, però, non giungono solo dalle famiglie più ricche ma anche dai ceti medi risparmiatori.

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Il titolare di un’azienda mantovana specializzata nella realizzazione di rifugi antiatomici ha denotato un aumento delle richieste di tre volte rispetto al normale. Pare, quindi, che l’emergenza coronavirus stia spingendo le famiglie del Nord Italia a cercare un rifugio nei bunker. “Negli ultimi tempi – ha riferito il titolare all’Ansa – c’è stato un aumento delle richieste per la costruzione di bunker: circa tre a settimana. Ordinazioni o necessità di informazioni che arrivano prevalentemente dalla pianura padana”.

I numeri di contagio registrati nella zona, infatti, sono tra i più elevati in Italia e riguardano Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. I bunker vengono visti come rifugio entro il quale proteggere i figli e il nucleo famigliare dell’epidemia di Covid-19. Dotati di porte blindate e parametri rientranti nei criteri Ncb (Nucleare, Batteriologico, Chimico), questi rifugi vengono chiamati cantine.

“Per costruirne uno che ospiti circa quattro persone, serve al massimo un mese e con una spesa media di 20 mila euro“, ha specificato il titolare dell’azienda mantovana. “A chiedercelo, oltre ai soliti ricchi, ci sono ora tante famiglie del ceto medio, insomma risparmiatori – ha infine aggiunto l’imprenditore – e tutti mi dicono la stessa cosa. Lo facciamo per la sicurezza dei nostri bambini. Abbiamo bisogno di sentirci protetti per i nostri figli”.