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Coronavirus in Lombardia: 2.543 nuovi contagi e 387 morti in più

coronavirus lombardia 9 aprile

Nell'attesa dei numeri ufficiali di Regione Lombardia, Reuters ha anticipato le cifre relative a nuovi casi e nuovi morti con coronavirus.

Reuters ha fornito i dati relativi ai contagi da coronavirus in Lombardia aggiornati a giovedì 26 marzo 2020. Il numero delle nuove persone diagnosticate positive è pari a 2.543 mentre quello dei nuovi decessi a 387. Il totale dei soggetti che hanno contratto l’infezione da inizio epidemia sale quindi a 34.889 e quello dei morti a 4.861.

Coronavirus in Lombardia: bilancio del 26 marzo 2020

Si tratta di cifre in aumento rispetto alla giornata precedente, dove le positività riscontrate erano state 1.643. Quanto alla suddivisione dei casi, il totale dei ricoverati con sintomi ammonta a 10.681 con una crescita di 655 unità a fronte delle 315 del giorno prima. Coloro che si trovano in terapia intensiva sono 1.264, 27 in più. Il dato positivo della giornata riguarda però i guariti che sono saliti a 7.839 con un incremento di 1.501 unità a fronte dei 990 di ieri.

Quando al dato provinciale, la provincia di Bergamo rimane la più colpita con 7.458 casi (+386) seguita da quella di Brescia che ne conta 6.931 (+334). Le cifre che hanno maggiormente preoccupato Gallera sono quelle relative a Milano che in totale ha registrato 6.922 positività, con un aumento di più del doppio del giorno precedente (848 unità). Ma l’assessore ci ha tenuto a rassicurare che “i direttori degli ospedali non hanno evidenziato una crescita così importante di accessi ai Pronto Soccorso. Possiamo ricondurre il dato ai maggiori tamponi fatti e non ad un incremento dei ricoveri”.

Il Presidente Attilio Fontana aveva già preannunciato l’incremento dicendosi preoccupato per l’improvvisa impennata dei contagi. “Il numero è aumentato troppo. Sarebbe imbarazzante se il trend riprendesse a crescere“, aveva affermato nel corso di una conferenza stampa.


Anche la quantità di morti giornaliera è purtroppo incrementata rispetto a mercoledì 25, quando erano decedute con coronavirus 296 persone. Resta ora da capire se questi numeri rappresentino un’eccezione oppure se siano sintomo dell’arrivo di un secondo picco, eventualità che Fontana ha lasciato studiare ai tecnici.