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Coronavirus, in Veneto la "patente di immunità" per i lavoratori

Luca Zaia

Attraverso test sierologici il Veneto si prepara ad attribuire la "patente di immunità" al coronavirus.

Arriva in Veneto la “patente di immunità” al coronavirus per i lavoratori. L’esame ha spiegato il governatore Zaia: “Consiste in un prelievo del sangue per andare a cercare nel soggetto la presenza delle immunoglobuline, che stanno a indicare se c’è stata o meno l’immunizzazione“.

Coronavirus, in Veneto arriva la “patente di immunità”

“Per noi in Veneto il test sierologico è l’ultima frontiera. Eravamo conosciuti come quelli dei tamponi, ne abbiamo fatti 105.000, poi per i test con i kit rapidi, e adesso avremo questa ulteriore evoluzione, più probante scientificamente, con la validazione delle Università di Padova e Verona” ha spiegato il governatore del Veneto Luca Zaia, ai microfoni de “La vita in diretta”.

“Sostanzialmente la nostra idea – continua il governatore – è quella di dare una sorta di patente di immunità a coloro che vengono analizzati. I primi campioni li effettueremo sul personale della sanità e delle case di riposo“. L’esame – si legge in una nota della regione Veneto – è stata messa a punto da Mario Plebani, professore del Dipartimento di medicina di laboratorio dell’Azienda ospedaliera di Padova, e da Giuseppe Lippi, professore dell’Unità operativa complessa laboratorio analisi dell’Azienda Ospedaliera universitaria integrata di Verona.

“Validata l’operazione con i 54mila dipendenti della sanità e con le case di riposo – continua il governatore della regione Veneto Zaia – i test sierologici saranno estendibili a tutti gli altri. I lavoratori potranno andare a lavorare tranquillamente tenendo sempre la certificazione da immuni al coronavirus”.