Francesco Ferrigno Argomenti trattati
Il tifone Vongfong ha raggiunto e sta spaventando la popolazione delle Filippine dove i cittadini sono bloccati in casa a causa della pandemia di coronavirus. La tempesta è arrivata sulla terraferma a San Policarpo, nella provincia Eastern Samar delle Filippine. L’evacuazione è cominciata ma le operazioni sono molto complicate proprio a causa del divieto di uscire di casa imposto dalle autorità per limitare la diffusione del coronavirus nelle Filippine.
Filippine, tifone Vongfong: le raffiche
L’Agenzia meteorologica nazionale ha avvertito che il tifone Vongfong nelle Filippine, noto anche col nome di Ambo, potrebbe causare frane ed inondazioni. Le raffiche di vento del tifone raggiungono infatti i 190 chilometri l’ora.
A rischio l’area di Manila
A rischio ci sono oltre 200mila persone che vivono lungo la costa in abitazioni fragili. Lungo il percorso del tifone, che potrebbe toccare addirittura l’area densamente popolata della capitale Manila, vivono oltre 10 milioni di persone. A causa della pandemia gli sfollati dovranno indossare tutti i dispositivi di protezione individuale a disposizione, mascherine in primis. Le autorità nazionali hanno chiesto alle chiese di ospitare le persone in fuga.
“Saremo sopraffatti, aiuto alle chiese”
Bisogna ricordare che Vongfong è il primo tifone stagionale a raggiungere le Filippine e nelle prossime settimane potrebbero esserci nuovi allarmi del genere. “Saremo sopraffatti, quindi stiamo espandendo la nostra accoglienza degli evacuati per includere le chiese”, ha dichiarato Cedric Daep, capo della gestione della calamità nella provincia centrale di Albay.
