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Scuola, Cgil: "Non ci sono le condizioni per un ritorno in presenza"

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Per Francesco Sinopoli, segretario Cgil Scuola, non ci sono le condizioni per il ritorno in presenza. La replica della Azzolina.

La riapertura della scuola, con un ritorno in presenza a partire da settembre, non è così scontata come potrebbe apparire: questo è quanto viene sostenuto dal sindacato Cgil comparto scuola che, nella giornata del 17 luglio, ha ribadito la propria posizione critica nei confronti del Governo Conte. A prendere parola è stato Francesco Sinopoli, segretario di Cgil scuola, nel corso di un dibattito tenutosi in Puglia sul tema “La scuola si fa a scuola”. Non si fa attendere la replica della Azzolina: “La scuola riapre il 14 settembre“.

La replica della ministra Azzolina

Non concorda la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che in risposta alle critiche avanzate dai sindacati ribadisce: “La scuola riaprirà regolarmente il 14 settembre. Mi attaccano ma ora vado in TV e spiego io. Adesso basta, ho sbagliato a non farlo prima“. Una volontà di parlare in prima persona del mondo della scuola e di fare chiarezza che ha spinto la ministra ad aggiungere: “Sono pronta anche a un confronto telelvisivo con Salvini“.

Scuola in presenza? Condizioni assenti

Secondo quanto riferito da Francesco Sinopoli, infatti, ciò che sta facendo il Governo Conte è totalmente errato. Il segretario sindacalista non manda giù il registro comunicativo adottato dalla Azzolina e dal Premier, rei di aver ribadito in più circostanze che tutto sta andando bene. Ma in realtà, come spiega Sinopoli, la situazione è parecchio complessa: “Oggi le condizioni per cui le scuole riaprano in presenza non ci sono: inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene, bisognerebbe essere onesti”.

La Cgil denuncia il ritardo con cui: “Il confronto è iniziato e la scarsità delle risorse. Per questo la situazione delle scuole è drammatica. I dirigenti scolastici sono a caccia di spazi; serve un organico straordinario che al momento non c’è. La preoccupazione che sta nascendo è che siccome il tempo scuola si ridurrà si tornerà alla didattica a distanza”. Ma la preoccupazione è anche un’altra: “Il tempo scuola si ridurrà e si tornerà alla didattica a distanzadenuncia il segretario della Cgil -. Noi sindacati vogliamo che si ritorni a scuola non vogliamo soluzioni diverse. Abbiamo bisogno di un decreto legge sulla scuola. Il governo deve dire con chiarezza che bisogna riaprire la scuola in presenza”.