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Coronavirus, Gimbe: "Meno ricoveri non vuol dire emergenza finita"

coronavirus decreti e ricoveri

La diminuzione dei ricoveri ospedalieri non va confusa con la fine dell'emergenza coronavirus: è l'allarme della fondazione Gimbe.

La fondazione Gimbe ha lanciato un allarme evidenziando come la progressiva riduzione dei ricoveri in ospedale, sia in degenza ordinaria che in terapia intensiva, non va confusa con la fine dell’emergenza coronavirus. L’infezione continua infatti a circolare come dimostra il numero dei nuovi casi giornalieri.

Coronavirus: Gimbe sulla riduzione dei ricoveri

Che i pazienti ricoverati siano in diminuzione è un dato di fatto: nonostante qualche giorno tra giugno e luglio 2020 si sia registrato un lieve aumento degli ospiti in strutture ospedaliere, il trend è in diminuzione. Questo non vuol dire però, ha sottolineato la fondazione, che l’infezione non sia ancora in circolazione e che vada abbassata la guardia.

In questo contesto non bisogna confondere il progressivo decongestionamento degli ospedali con l’azzeramento delle ospedalizzazioni“, ha spiegato il presidente Nino Cartabellotta. Costui ha infatti specificato come i dati sui pazienti ricoverati con sintomi e in terapia intensiva si riferiscono al numero dei posti letto occupati. Non permettono dunque di conoscere il numero di ospiti ricoverati e dimessi per guarigione o decesso. Un altro dato da tenere in considerazione è anche il fatto che alcune regioni non conteggiano più tra i pazienti ospedalizzati quelli con negativizzazione del tampone. E quindi in questo modo il carico ospedaliero correlato al coronavirus appare sottostimato.

Un errore da non compiere, anche in questa fase più leggera rispetto ai mesi caldi. Non ha pertanto mancato di ribadire quanto sia fondamentale continuare a rispettare tutte le misure di sicurezza e identificare e isolare tempestivamente i focolai. E, non da ultimo, testare chi entra in Italia per individuare tempestivamente gli eventuali positivi rientrati dall’estero che hanno incrementato di alcune deine i bollettini giornalieri dei mesi estivi.