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Febbre del Nilo, aumentano i casi a Lodi: 10 i ricoverati

Febbre del Nilo Lodi

Febbre del Nilo: a Lodi sono 10 i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi molto diversi tra loro.

Salgono a 10 le persone ricoverate in ospedale a Lodi dopo aver contratto la febbre del Nilo, o West Nile Desease. I pazienti, di età compresa tra i 49 e 79 anni, sono tutti ricoverati all’ospedale Maggiore e presentano sintomi diversi tra loro, tanto che vengono ospitati in reparti differenti tra i quali anche quello di Neurologia e Medicina. Il virus del Nilo Occidentale è una malattia che di solito ha un decorso simile a quello dell’influenza, ma in rari casi (in pazienti anziani o immunodepressi) se non individuata può avere esiti imprevedibili.

Febbre del Nilo a Lodi

Il virus del Nilo viene trasmesso dalla puntura delle zanzare e si trova abbastanza comunemente in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. Anche in Italia ogni anno si registrano dei casi di pazienti contagiati da questa febbre. Il tempo di incubazione varia da 2 a 14 giorni, o 21 nei soggetti con deficit nel sistema immunitario. Si tratta di una condizione per lo più asintomatica che, nel 20% dei casi, può presentare sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. In soggetti anziani o persone debilitate sono però possibili sintomi gravi e danni anche permanenti.

Il primario del reparto malattie infettive dell’ospedale Maggiore di Lodi, Angelo Regazzetti, ha spiegato che “non c’è un farmaco per questa malattia. La terapia è sintomatica. Per questo risulta molto importante prevenirla con la disinfestazione dalle zanzare comuni autoctone del genere ‘culex pipiens’ e la protezione individuale”.