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Papa Francesco visita a sorpresa una sopravvissuta alla Shoah

Papa Francesco visita la scrittrice Bruk

Visita del Pontefice a una sopravvissuta alla Shoah, era rimasto colpito da un'intervista della donna in cui raccontava il suo dramma

Papa Francesco è stato immortalato in strada a Roma mentre faceva visita ad Edith Steinschreiber, in arte Bruck. La figura del Santo Padre si è materializzata nel centro storico ed è stata accolta dal calore dei numerosi presenti. Il Pontefice, che mancava dalle vie di Roma dall’otto dicembre 2020 ha fatto visita alla scrittrice ebrea di origini ungheresi. Bruk, che è quasi novantenne e vive da tempo a Roma, si è intrattenuta con Papa Francesco circa un’ora. Il Pontefice aveva già esternato questa sua intenzione dopo la lettura di un’intervista dell’Osservatore Romano dello scorso 26 gennaio. Nell’articolo la sofferta vita di Edith Bruk veniva raccontata di pari passo con il suo destino di scampata all’Olocausto.

Il Papa visita sopravvissuta alla Shoah, l’intervista

Il Papa ne era rimasto colpito ed aveva organizzato la visita, peritandosi anche di far dono alla scrittrice di una menorah, il candelabro a sette bracci della religione ebraica, e un libro, il Talmud babilonese. A Vatican News il papa ha dichiarato: “Sono venuto qui da lei per ringraziarla della sua testimonianza e rendere omaggio al popolo martire della pazzia del populismo nazista e con sincerità le ripeto le parole che ho pronunciato dal cuore allo Yad Vashem e che ripeto davanti ad ogni persona che come lei ha sofferto tanto a causa di questo: perdono Signore a nome dell’umanità”. Dal canto suo l’ufficio stampa del Pontefice ha ribadito che “la conversazione con il Papa ha ripercorso quei momenti di luce di cui è stata costellata l’esperienza dell’inferno dei lager e ha evocato i timori e le speranze per il tempo che viviamo, sottolineando il valore della memoria e il ruolo degli anziani nel coltivarla e tramandarla ai più giovani”.

Chi è Edith Bruk

Edith Steinschreiber Bruck è nata il 3 maggio del 1932 a Tiszabercel, in Ungheria. Scrittrice, traduttrice, regista poetessa, sopravvissuta e testimone della Shoah . A tredici anni fu stata deportata dal ghetto di Sátoraljaújhely ad Auschwitz. Nell’aprile del 1945 fu liberata in seguito a Bergen-Belsen con la sorella. Tra le sue opere vanno annoverate: Chi ti ama così (1994), L’amore offeso (2002), Lettera da Francoforte (2004), Specchi (2005), Andremo in città (2006), Quanta stella c’è nel cielo (2009), Privato (2010), Mio splendido disastro (2011), La donna dal cappotto verde (2012), Quanta stella c’è nel cielo (2014), Il sogno rapito (2014), Signora Auschwitz. Il dono della parola (2014), Chi ti ama così (2015), La rondine sul termosifone (2017), Versi vissuti. Poesie (1975-1990) (Eum, 2018), Ti lascio dormire (2019).