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Davide Astori, lo ha ucciso la sindrome di Brugada?

Davide Astori

Davide Astori è morto per una patologia cardiaca, arrivato il risultato dell'autopsia.

Davide Astori è stato trovato morto la notte tra sabato 3 e domenica 4 marzo. Il calciatore, di soli 31 anni, era capitano della Fiorentina, amatissimo dai tifosi e anche da tutti gli appassionati di calcio che riconoscevano il suo valore e la sua bravura.

La sindrome di Brugada

È così che si chiama questa patologia, la sindrome di Brugada, quella che potrebbe aver fatto rallentare i battiti del cuore di Davide Astori tanto da farlo fermare e averne, così, provocato la morte.

È una delle possibili cause della morte di Astori, al vaglio insieme ad altre patologie, di coloro che si stanno occupando di definire in maniera più certa possibile dei motivi che hanno provocato il decesso del giovane calciatore.

La sindrome di Brugada è per l’appunto una patologia cardiaca di tipo ereditario, e a quanto si apprende è dovuta a dei disturbi dell’attività elettrica del cuore. A quanto pare, però, è molto difficile da rilevare proprio perché non si accompagna a degli evidenti difetti del miocardio, ovvero il tessuto muscolare che costituisce le pareti del cuore.

Per questa sua particolarità, quindi, potrebbe essere sfuggita ai, tanti, controlli ai quali periodicamente sono sottoposti i calciatori, e quindi anche Davide Astori che negli esami di routine non sembrava avere delle patologie cardiache. Al momento, però, non è ancora certo che il giovane capitano soffrisse di questa specifica patologia.

È importante ribadire che questo tipo di patologia rientra in quelle difficili da diagnosticare, perché non presenta alcun sintomo riconducibile ed è bene, inoltre, ricordare che ci sono delle forme di aritmia scarsamente evidenziabili, che magari la prima volta in cui si manifestano portano proprio all’arresto cardiaco.

La sindrome di Brugada è stata descritta per la prima volta da autori italiani nel 1988 sul Giornale Italiano di Cardiologia, su Mises à Jour Cardiologiques e su American Heart Journal.

Davide Astori, morto per cause naturali

È questo l’esito dell’autopsia che è stata effettuata il 6 marzo dal professore Carlo Moreschi, docente di Medicina Legale presso l’università di Udine e Pordenone, e da Gaetano Thiene professore dell’Università di Padova e direttore del Centro di patologia vascolare con specifica competenza in materia.

Il cuore del calciatore si è fermato, durante la notte ha rallentato sempre di più, fino a fermarsi completamente. A quanto accertato dall’autopsia, quindi, si tratta di una morte cardiaca senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica.

I battiti del cuore del calciatore hanno rallentato fino a fermarsi. Al momento, quindi, non ci sarebbe nessun dubbio a proposito del fatto che si tratterebbe di una morte naturale, le evidenze dell’esame autoptico sembrerebbero inconfutabili, almeno fino a questo momento.

Quella di Davide Astori, quindi, si può indicare come causa di morte cardiaca, senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica, con spiccata congestione con spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare. Per la diagnosi definitiva, però, sono necessari approfonditi esami istologici che quasi certamente verranno effettuati.

Davide Astori

Davide Astori, morto per cause naturali

A seguito, quindi, dell’esito dell’autopsia che è stata effettuata lo scorso 6 marzo dal professore Carlo Moreschi, docente di Medicina Legale presso l’università di Udine e Pordenone, e da Gaetano Thiene professore dell’Università di Padova e direttore del Centro di patologia vascolare con specifica competenza in materia.

Il cuore del calciatore si è fermato, durante la notte ha rallentato sempre di più, fino a fermarsi completamente. A quanto accertato dall’autopsia, quindi, si tratta di una morte cardiaca senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica.

I battiti del cuore del calciatore hanno rallentato fino a fermarsi. Al momento, quindi, non ci sarebbe nessun dubbio a proposito del fatto che si tratterebbe di una morte naturale, le evidenze dell’esame autoptico sembrerebbero inconfutabili, almeno fino a questo momento.

Quella di Davide Astori, quindi, si può indicare come causa di morte cardiaca, senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica, con spiccata congestione con spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare. Per la diagnosi definitiva, però, sono necessari approfonditi esami istologici che quasi certamente verranno effettuati.

Accertamenti ancora in corso

Gli accertamenti di rito, le molte indagini per cercare di scoprire cosa è accaduto durante l’ultima notte di Astori non sono ancora ultimati. Quella che il calciatore potesse soffrire sindrome di Brugada è ancora una ipotesi, sebbene sia nota come una delle principali cause di morte cardiaca improvvisa.

Si tratta,come già illustrato, di una malattia del cuore che altera il ritmo cardiaco, provocando quindi palpitazioni, sincope, aritmie ventricolari e, nei più gravi, arresto cardiaco. Ed è al momento l’ipotesi ancora più accreditata, che spiegherebbe ciò che è accaduto al calciatore.

Così come appreso, inoltre, in alcuni casi la causa che porterebbe a contrarre la patolgoia potrebbe essere ereditaria, in altri soggetti può insorgere dopo i 35 anni in maniera ancora inspiegabile. Così come è facile immaginare, è davvero molto complicato fare una diagnosi della malattia, poichè non presenta a quanto pare sintomi evidenti.