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De Laurentiis e i suoi dilemmi tra lo scudetto e Sarri

De Laurentiis

In un'intervista il patron azzurro si è soffermato sugli obiettivi stagionali e sul suo rapporto con Maurizio Sarri.

De Laurentiis e il Napoli, un connubio finora vincente, soprattutto per tutto ciò che la società partenopei e i suoi tifosi hanno vissuto fino al 2004. Da un fallimento al secondo posto in Serie A, con un modo di giocare che appassiona tutti gli amanti del calcio. Nelle ultime tre partite, il suo Napoli ha deluso, perdendo lo scontro diretto con la Juventus, uscendo dalla Champions League e non riuscendo ad andare a segno per due gare di fila. Un risultato che, negli ultimi 27 mesi con Sarri in panchina, questo Napoli non ha mai fatto.

De Laurentiis e lo scudetto

Nonostante il suo burbero e difficile carattere, nei momenti di difficoltà, Aurelio De Laurentiis è sempre stato particolarmente vicino a squadra e allenatore, dimostrando grande stima e fiducia nei loro confronti. Un comportamento che, in molte occasioni, ha consentito al Napoli di riprendere il proprio cammino. Così come in passato, anche adesso il patron partenopeo sta vicino alla squadra e al proprio allenatore, provando a ridimensionare il momento negativo: “Quando si perde, uno ci resta sempre male. L’eliminazione mi pesa perché a Rotterdam bisognava essere più concentrati. Hamsik?Ogni giocatore ha dei momenti no. Bisogna avere pazienza e bisogna non pretendere un risultato immediato da un grande calciatore che dobbiamo aspettare torni quello di prima”.

Archiviato il mancato passaggio agli ottavi di Champions League, De Laurentiis si focalizza sullo scudetto e sull’Europa League. Se per il primo obiettivo però, il patron azzurro, dice che conterà esser al primo posto a fine anno e non a Natale, per quanto concerne l’Europa ha detto: “Negli ultimi tempi l’hanno valorizzata di più: però come la Coppa Italia rischia di togliere energie al campionato. Ma noi siamo il Napoli e il Napoli deve farsi sempre onore. Faremo di necessità virtù quindi giocheremo con tanti cambi e potremmo misurare il valore vero e totale degli acquisti che abbiamo fatto negli ultimi tempi. Il Lipsia? No, non lo è. Ma noi dobbiamo andare più avanti possibile in ogni competizione”.

Sarri e la squadra

In un periodo così difficile, sotto la lente d’ingrandimento c’è finito soprattutto Maurizio Sarri. All’ex allenatore dell’Empoli, viene imputata lo scarso utilizzo dell’intera rosa. Anche in questo caso però, il patron partenopeo ha protetto il proprio allenatore sostenendo che: “Sarri è un fantastico allenatore, grazie a lui giochiamo in maniera diversa da tutti gli altri. I tempi di assimilazione del suo gioco sono più lunghi e Sarri è estremamente responsabile e non vuole distruggere un patrimonio del Napoli. Ma ora arriveranno i momenti in cui tra Europa League, Coppa Italia e campionato, tutti troveranno il loro spazio”.

A prescindere dal momento negativo, i due anni e mezzo di Sarri alla guida del Napoli, gli hanno permesso di mettere in luce tutte le sue qualità di allenatore. Per questo motivo, sembrerebbero molti i club ad esser interessati a lui, mettendo così in ansia il club partenopeo. Proprio su questo argomento, il presidente azzurro ha detto: “Mai preoccupato di nulla nella mia vita. Reja, Mazzarri, Donadoni, Benitez dal rapporto con noi si sono avvantaggiati. E anche il Sarri si è elevato al rango di allenatore di primo livello”.