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Bonus baby sitter, l'Inps spiega chi non può richiederlo e come fare

Bonus baby sitter, chi non può richiederlo

L'Inps chiarisce le modalità di accesso e i requisiti per richiedere il bonus baby sitter. Previsto un extra per gli operatori socio-sanitari.

Dopo lo slittamento a giugno del bonus baby sitter per sostenere le famiglie durante l’emergenza coronavirus, ci sono importanti novità. Lo spiega l’Inps in una circolare datata 17 giugno, che fa chiarezza rispetto a chi può richiederlo e a quanto ammonta il beneficio del bonus baby sitter.

Bonus baby sitter: come richiederlo all’Inps

La richiesta del bonus può essere fatta in due modalità: online o tramite numero verde. Nel primo caso bisogna accedere al sito www.inps.it, quindi su Servizi online e su Servizi per il cittadino, autenticarsi con il proprio PIN dispositivo (oppure SPID, CIE, CSN), andare su Domanda di prestazioni a sostegno del reddito e poi su Bonus servizi di baby-sitting. Nel secondo caso, va chiamato il Contact Center al numero 803.164 da rete fissa oppure al numero 06 164.164 da cellulare, pagando in base alla propria tariffa. Una volta terminata la compilazione della domanda per il bonus, l’utente ne può vedere il riepilogo prima di accettare le disposizioni sulla privacy. A quel punto, la richiesta viene salvata e inviata. Per verificarne lo stato, è sufficiente accedere alla sezione Consultazione dove si possono controllare gli aggiornamenti e, in caso di idoneità, procedere all’erogazione del bonus sul Libretto Famiglia.

Bonus baby sitter: chi non può

Come spiega l’Inps, non possono richiedere il bonus baby sitter quei nuclei familiari in cui vi è un genitore già beneficiario di misure di sostegno al reddito per via della sospensione del lavoro. In altri termini, se uno dei due genitori percepisce la cassa integrazione o la Naspi, per quella famiglia vengono meno i requisiti di richiesta. Lo stesso vale se uno dei genitori è in congedo Covid-19, disoccupato o non lavoratore. Sul congedo parentale, la circolare dell’Inps fa chiarezza. Se esso ammonta a oltre 15 giorni, cade la possibilità di farne richiesta. Per un congedo entro le due settimane, si potrà usufruire di metà del bonus, a seconda della propria categoria di appartenenza. Il bonus non è nemmeno previsto se nel nucleo ci sono familiari che si prendono cura dei minori, siano essi anche conviventi con il richiedente. Il punto riguarda i nonni: se vivono in un comune di residenza diverso da quello del nucleo familiare, allora si potrà richiedere il bonus.

A quanto ammonta il bonus

Il bonus baby sitter ammonta a un massimo di 1.200 euro. Nel caso di più figli minori di 12 anni, il beneficio può essere richiesto per tutti, purché rientri sempre in quella finestra. Per i lavoratori nel settore socio-sanitario, è previsto un bonus del valore totale di duemila euro per nucleo familiare, “erogato dall’Inps mediante il Libretto Famiglia“.

Per il personale sanitario, l’aumento vale anche in caso di congedo parentale inferiore ai 15 giorni: potranno, infatti, percepire fino a circa 1.000 euro.