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Bimba di 4 anni si ammala: muore senza poter vedere la mamma

Bimba muore mamma non può vederla

La madre poteva vederla solo mezz'ora al giorno. La bimba di 4 anni muore in ospedale in Turchia per un arresto cardiaco.

Una maratona in memoria della figlia di 4 anni morta per un arresto cardiaco. E per raccogliere fondi per incentivare la ricerca contro quelle patologie cardiache che causano, nel solo Regno Unito, almeno 12 morti ogni settimana, tra giovani e giovanissimi. La piccola Mali James-Mitchell era in vacanza in Turchia con il padre quando è stata colta da un malore improvviso legato ad una condizione cardiaca non diagnosticata fino a quel momento. La madre invece era rimasta nella loro casa di Carmarthen, in Galles, quando ha improvvisamente ricevuto una telefonata che le pronosticava l’evento in assoluto più doloroso nella vita di un genitore. Precipitatasi subito in Turchia al capezzale della sua bambina, ricoverata in gravi condizioni, Meinir James, ha appreso di non essere autorizzata a vederla per più di 30 minuti al giorno. A quel punto la donna non ha potuto fare altro che sperare. Purtroppo dopo tre settimane di calvario la piccola Mali è deceduta lasciando un vuoto incolmabile nelle vite dei suoi familiari. “La cosa spaventosa è che non avevamo la minima idea che ciò potesse accadere” dice oggi la mamma. La bimba sembrava “perfettamente sana” eppure inspiegabilmente è morta. La prima causa di morte in chi è affetto da questo tipo di disturbi è proprio il ritardo nella diagnosi: nell’80% dei casi non ci sono segnali d’allarme.

La mamma: “Non riuscivo ad affrontarlo”

È accaduto tutto nel corso di alcune concitate settimane nel luglio del 2017. Ma nei mesi successivi alla morte di Mali, Meinir confessa di aver faticato persino ad uscire di casa. La donna, che lavora come assistente sociale ad Aberaeron, è riuscita a confidarsi solo nell’ultimo periodo, ad oltre un anno dalla scomparsa della figlia. “I primi sei mesi ho visto il mondo come sfocato. Non riuscivo proprio ad affrontarlo. “Non stavo mangiando e non riuscivo a dormire. Per un po’ non sono neanche uscita di casa” ammette. “Il tempo aiuta ma non lo fa andare via del tutto. Devi solo andare avanti con le cose nel miglior modo possibile. Poi ad un certo punto ho pensato: ‘Devo fare qualcosa’”. Qualcosa per risparmiare a qualsiasi altro genitore l’orrore e l’angoscia che lei ha dovuto vivere. Così domenica 7 ottobre 2018, Meinir parteciperà alla Mezza Maratona di Cardiff durante la quale verranno raccolti i fondi per Cardiac Risk in the Young (CRY), un’organizzazione benefica che opera per prevenire i decessi per scompensi cardiaci nei bambini, e fornisce supporto alle famiglie in lutto. Insieme a lei ci saranno altri 32 amici a supportare Meinir che nell’associazione ha trovato un valido sostegno ed una nuova missione da perseguire: “Voglio solo aiutare gli altri e sensibilizzare. Quello che mi è successo non lo auguro neanche al mio peggior nemico e se posso aiutare solo una persona è giusto che lo faccia”, ha spiegato la donna.