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USA, dottoressa licenziata: "Darei farmaci sbagliati agli ebrei"

lara kollab

Negli Stati Uniti, una dottoressa è stata licenziata dall'ospedale in cui lavorava per i suoi commenti antisemiti pubblicati sui social media.

In Ohio, una dottoressa è stata allontanata dalla Cleveland Clinic in cui lavorava a causa dei suoi frequenti commenti antisemiti su Twitter. In uno di questi, sosteneva addirittura che avrebbe volentieri dato “farmaci sbagliati agli ebrei“. In altri, questi venivano definiti “cani”.

Dottoressa licenziata per tweet antisemiti

Lara Kollab, una giovane dottoressa di Cleveland, Ohio, era da poco stata assunta all’interno del reparto di medicina dell’ospedale Cleveland Clinic. La sua esperienza all’interno della struttura non è però durata molto: in seguito alla scoperta di vari post e commenti sul suo account Twitter chiaramente antisemiti, la dirigenza dell’ospedale ha deciso di licenziarla. Dopo essere stata assunta nel luglio 2018, è stata licenziata già a settembre, a seguito dei vari accertamenti che i tweet fossero effettivamente i suoi.

“L’olocausto è un’esagerazione”

Nei post incriminati, Lara Kollab sosteneva che gli ebrei fossero dei “cani” e che “l’olocausto è un’esagerazione e c’è troppo vittimismo da parte degli ebrei”. Il post che più di tutti ha messo sull’attenti l’ospedale vedeva la donna dire che avrebbe dato agli ebrei “i farmaci sbagliati“, riferendosi agli ebrei utilizzando la parola araba, yahud, in segno dispregiativo.

Un relatore dell’ospedale ha rivelato all’NBC news “Non appena abbiamo saputo dei post sui social media, abbiamo condotto un’indagine interna e l’abbiamo messa in congedo lavorativo. La decisione è stata mossa esclusivamente dal contenuto di quei post, e non lavora con noi da settembre“. Come tutti i neo-assunti, Lara Kollab stava in contatto con i pazienti sotto stretta supervisione. “Non ci sono state segnalazioni relative a danni fisici ai pazienti durante la sua permanenza qui”, ha dichiarato la clinica “In nessun modo quello che ha scritto riflette il nostro ideale di inclusione, diversità, sicurezza e rispetto nel sistema sanitario”.