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Giappone, maxi-congedo in un hotel: 200 robot licenziati

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L'hotel Henn-na ha deciso di rinunaciare all'esperimento iniziato nel 2016 di assumere come personale esclusivamente 200 robot.

L’hotel giapponese Henn-na ha attuato un maxi-licenziamento: 200 sono i dipendenti dell’albergo che hanno perso il posto di lavoro. L’inefficienza e la lentezza dei lavoratori ha infatti portato a grossi problemi per l’enorme struttura di Tokyo. La curiosità, però, è che ad essere licenziati siano dei robot.

La fantasia sicuramente non è quello che manca nella testa degli albergatori. Infatti, tantissime sono le bizzarrie in giro per il mondo: da alberghi con camere a forma di birra ad alcuni posti sott’acqua. Però, questa volta, la fantasia non è bastata.

I problemi che hanno causato il licenziamento

Secondo quanto riporta il ‘The Wall Street Journal‘, il primo robot ad aver perso il posto è stato Churi, l’assistente vocale presente in ogni camera dell’albergo. Esso non riusciva a rispondere neanche alle domande più semplici da parte dei clienti e, inoltre, entrava in azione in piena notte se gli ospiti russavano.

Dopo Churi, anche i facchini sono stati spenti: in caso di maltempo non potevano essere utilizzati e i clienti si lamentavano anche per la loro estrema lentezza. Infine, anche i famosi velociraptor, addetti al check-in, hanno riscontrato diversi problemi: non riuscivano a fornire le adeguate informazioni agli ospiti riguardanti luoghi d’interesse o orari dei voli.

Il fallimento

L’albergo giapponese era diventato celebre proprio per la strategia di assumere duecento robot come dipendenti. L’Henn-na hotel, infatti, fu il primo a muovere verso questa strada e a puntare completamente sull’automazione e sulla forza della tecnologia. Dopo la decisione presa dal management della compagnia alberghiera di rinunciare all’utilizzo di questi robot, l’esperimento, iniziato nel 2016, è da considerarsi completamente fallito.

Infatti, la decisione è stata obbligata dall’insoddisfazione generale degli ospiti dell’albergo, scontenti e delusi dalle prestazioni offerte loro durante i soggiorni. Secondo alcuni esperti del settore, la causa principale del fallimento è stata l’obsolescenza tecnica dei modelli, mai aggiornati o migliorati. Il gestore, ora, sembra aver deciso di abbandonare definitivamente la pista tecnologica e di voltare pagina, assumendo esclusivamente del personale umano.