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Kashmir, 6 civili uccisi da mortai delle truppe indiane

Kashmir, 6 civili uccisi da mortai

L'attacco si è verificato a poche ore dal bombardamento, da parte dell'India, di un presunto campo per l'addestramento di terroristi in Pakistan.

Sei civili hanno perso la vita nel Kashmir pakistano a causa dei colpi di mortaio sparati dalle forze indiane. Diverse altre persone (il numero è al momento imprecisato) sono rimaste ferite. La notizia, riportata dall’Ansa, è stata diffusa dalla polizia del Pakistan. Il funzionario delle forze dell’ordine, Mohammad Altaf, ha comunicato il numero di vittime registrato nel villaggio di Kotli, nella regione himalayana contesa tra il governo di Islamabad e quello di New Delhi. Entrambi gli Stati ne controllano una porzione e la rivendicano nella sua interezza.

Il raid si è verificato il giorno dopo un precedente attacco che ha portato a un’escalation di violenza tra i due Paesi. L’India ha bombardato quello che, secondo i portavoce di New Delhi, sarebbe un campo di addestramento per terroristi, in una regione nord-occidentale del Pakistan.

Pakistan: “Abbattuti due caccia indiani”

A poche ore dall’attacco, il governo di Islamabad ha dichiarato di aver abbattuto due caccia indiani e di aver catturato uno dei due piloti. La notizia non è stata al momento confermata da rappresentanti dell’India. Uno dei due jet sarebbe caduto in territorio indiano, mentre l’altro è stato abbattuto nella regione pakistana del Kashmir. Sarebbe il pilota di quest’ultimo ad essere caduto nelle mani delle forze pakistane. L’attacco è avvenuto “dopo un chiaro avvertimento e in pieno giorno”, ha sottolineato il ministro degli Esteri. Si è trattato di un’azione necessaria, ha continuato, per “evitare perdite umane e danni collaterali”.

Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha invitato le due potenze atomiche a “evitare ulteriori azioni militari”.