Alberto Pastori Joaquín “El Chapo” Guzmán è un ex boss del narcotraffico messicano sotto processo negli Stati Uniti e giudicato colpevole di traffico di droga. La procura federale di New York ha chiesto il sequestro dei beni per un valore di 12,6 miliardi di dollari. Il procuratore federale Richard Donoghue, in un documento consegnato al tribunale di Brooklyn, sostiene di “essere in diritto di sequestrare tutto quello che è derivato dai reati dell’imputato legati al traffico di droga”.
Stando a quanto riportato dal sito rainews.it, il calcolo della cifra richiesta è stato effettuato sulla base dei prezzi di vendita della droga riferiti da alcuni testimoni. Nel dettaglio la somma comprende 11,8 miliardi di dollari ottenuti con il traffico di cocaina, 846 milioni di dollari per la vendita di marijuana e 11 milioni per la vendita di eroina.
Condizioni carcerarie considerate crudeli
L’avvocato di Guzman, Jeffrey Lichtman, ha parlato con la stampa statunitense spiegando che si tratta solo di un “esercizio accademico”. Inoltre, avrebbe aggiunto che il governo americano non ha mai identificato un centesimo di questi 12,6 miliardi richiesti. Un altro legale di El Chapo, Mariel Colon, avrebbe poi denunciato le condizioni carcerarie di El Chapo ritenute “crudeli e insolite”. “In questo periodo — riporta una lettera inviata al giudice Brian M. Cogan del Distretto orientale di New York — Guzman non ha mai avuto accesso all’aria aperta o alla luce naturale”.
L’ex boss messicano si trova in prigione a Manhattan da ormai 29 mesi. E’ rinchiuso in una cella senza finestre di 3 metri per 2,5 in attesa di conoscere la sua sentenza, prevista per il 17 Luglio 2019.
