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Lady Diana, il racconto della guardia: i minuti prima dello schianto

lady diana

A distanza di 22 anni dall'incidente che colpì Lady Diana, la guardia del corpo sopravvissuta allo schianto ha fatto emergere nuovi dettagli.

L’incidente che causò la morte della principessa Lady Diana avvenne il 31 agosto 1997: l’unico sopravvissuto fu la guardia del corpo. A distanza di 22 anni dalla tragedia, è proprio Trevor Rees Jones a raccontare la memoria di quei 4 minuti prima dello schianto. Insieme a Diana e alla sua guardia del corpo, sull’auto viaggiavano anche l’amante della principessa, Dodi Al-Fayed, e l’autista Henri Paul. Sulla base di quanto riferito dalla guardia del corpo, il quotidiano The Mirror ha cercato di ricostruire quegli attimi precedenti lo schianto.

Incidente Lady Diana, la ricostruzione

Come ha più volte riferito davanti ai giudici della corte, la guardia del corpo della principessa Lady Diana ha più volte ribadito che quella notte “era piena di paparazzi”. Trevor ricorda che “Paul, l’autista , vice capo della sicurezza dell’Hotel Ritz, suggerì di partire alla svelta e io andai con loro ovviamente. Con Dodi e Diana. Eravamo seguiti da tantissime auto piene di fotografi”. Di quella notte, purtroppo, sono rimasti solo frammenti di ricordi, che Trevor cerca di ricostruire al meglio. La guardia del corpo, sopravvissuta all’incidente, ha riportato un trauma al cervello e al torace, oltre a fratture di tutte le ossa del viso. Al processo aveva dichiarato: “L’ultima cosa che ricordo è che stavamo salendo in macchina, davanti al Ritz. Poi, altri flash: ricordo di essermi fermato al semaforo e di aver visto una motocicletta sul lato destro della macchina”. “Non sono sicuro degli altri veicoli, ma posso ricordare questa moto molto chiaramente”.

I flash di quella notte

L’amnesia che ha colpito Rees Jones è andata peggiorando con il passare degli anni e ad oggi è difficile conoscere la realtà di quella notte. Al quotidiano The Mirror, però, l’uomo ha riferito alcuni flash: “Mi è tornato un lampo di memoria di una voce femminile, che chiedeva aiuto dal sedile posteriore della vettura. Era quella di Diana che chiamava Dodi e chiedeva aiuto”.