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Neonata morta soffocata tra braccia del patrigno: "Forse un errore"

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A un anno dalla morte della piccola Lyla, i medici non sono in grado di stabilire con certezza quale sia stata la causa del decesso.

Si è spenta tra le braccia di chi l’amava. È morta così la neonata Lyla-Rae Ayres, soffocata a un solo un mese di vita. A stringerla in quello che si rivelerà essere l’ultimo abbraccio è stato Ben Price, compagno della madre di Lyla. La tragedia risale al 13 luglio 2018 ed è accaduta a Bidefor, nel Regno Unito. L’uomo si era alzato nel cuore della notte, tra le 3 e le 3:40 del mattino, per dare da mangiare alla piccola che nel frattempo aveva iniziato a piangere. Dopo averla nutrita, Ben decise di sedersi nel divano con la neonata in braccio per farla rilassare davanti alla tv. Entrambi si addormentarono in quella posizione ma la mattina seguente piccola Lyla non respirava più.

Neonata muore soffocata: indagini in corso

Dopo più di un anno ancora non si hanno certezze su cosa abbia causato la morte di Lyla. I medici hanno dichiarato agli inquirenti che probabilmente la neonata è morta per soffocamento accidentale. Non sarebbero però in grado di stabilirlo con assoluta certezza. Tra le possibili concause gli inquirenti hanno considerato anche il fatto che sia Price che la madre della piccola erano due fumatori accaniti. La coppia si era conosciuta tramite una piattaforma online e avevano iniziato a convivere nella casa della madre della donna. Con loro vivevano anche il figlio di Price, avuto da una precedente relazione, e i cinque fratelli della compagna.

Il soffocamento è una delle principali cause di morti per i neonati. Può bastare davvero poco, da una stretta eccessivamente protettiva a un gatto di troppo. Anche un tenero gattino potrebbe infatti rappresentare un rischio mortale per un neonato, come accaduto in Russia nel 2018. Un felino sarebbe infatti entrato nella culla di un neonato e si sarebbe accucciato per dormire vicino al viso del piccolo che dopo poco ha smesso di respirare.