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Coronavirus, nave in quarantena in Giappone: a bordo anche 35 italiani

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Sono 35 gli italiani a bordo della nave da crociera messa in quarantena al largo del Giappone: le loro condizioni.

La nave da crociera Diamond Princess della Carnival Japan è ancora in quarantena al largo del Giappone, nella baia di Yokohama: a bordo ci sarebbero 35 italiani. Da quanto si apprende, inoltre, 25 di questi sarebbero membri dell’equipaggio, mentre gli altri 10 sarebbero semplici passeggeri. In tutto a bordo si trovano 3700 persone fra passeggeri e dipendenti. “L’Unità di Crisi della Farnesina e l’Ambasciata d’Italia a Tokyo – scrivono dalla Farnesina – seguono il caso con la massima attenzione e sono in contatto con i nostri connazionali per prestare ogni possibile assistenza”.

Coronavirus, italiani sulla nave in Giappone

Un numero compreso tra le dieci e le venti persone (le fonti sono discordanti) a bordo della nave da crociera Diamond Princess sarebbero risultate positive al coronavirus. Il Ministero della Sanità giapponese, dunque, ha disposto la quarantena per i passeggeri a bordo della nave, ferma nella baia di Yokohama. Da quanto si apprende, però, a bordo della nave ci sarebbero anche 35 italiani, rimasti bloccati al largo del Giappone. “Tra i casi di coronavirus a bordo, al momento non risultano connazionali”, questo è quanto appreso dalla Farnesina. Dei 35 italiani a bordo, dunque, nessuno sarebbe stato contagiato.

La compagnia Carnival Japan ha spiegato sul suo sito ufficiale che tra le persone colpite da coronavirus ci sarebbero due australiani, tre giapponesi, tre cittadini di Hong Kong, un americano e un filippino. Tutti, inoltre, appartengono all’equipaggio. Gli infettati, comunque, sono stati fatti scendere in Giappone: la quarantena prosegue per i prossimi 14 giorni. Altre 300 persone, invece, sono state sottoposte ai test di controllo.

La nave, partita dalla città di Yokohama, in Giappone, doveva svolgere un viaggio di due settimane seguendo la rotta Kagoshima—Hong Kong —Okinawa. Il termine del viaggio, infatti, era previsto per il 4 febbraio, ma la nave è stata bloccata prima.