Sulla base di uno studio effettuato su gruppo di 147 pazienti guariti dal coronavirus si stima che una percentuale compresa tra il 3% e il 10% dei pazienti tornano positivi. La ricerca, pubblicata sul South China Morning Post, fa sorgere spontanea una domanda: queste persone possono ancora infettare? Non esiste al momento una risposta certa, ma si possono fare alcune considerazioni.
Coronavirus, pazienti guariti tornano positivi
A Wuhan, in Cina, l’ipotesi dei contagi di ritorno spaventa molto: da giorni, infatti, i contagi interni sono vicini allo zero, mentre le persone continuano a rientrare nella città. Piano piano si riprende la normalità e si attende la fine della quarantena prevista per il prossimo 8 aprile. I pazienti guariti aumentano, ma anche coloro che tornano positivi al coronavirus dopo le dimissioni dagli ospedali sono in crescita. Il dubbio, non ancora confermato, è che possano ancora infettare altre persone.
A tale riguardo non esistono conferme scientifiche, ma la comunità scientifica si interroga al tempo stesso sul fatto che i guariti possano aver sviluppato anticorpi utili alla difesa dal virus. I numeri, però, parrebbero dare una risposta negativa alla prima domanda. La ricerca, infatti, seppur condotta su una porzione minima di popolazione rivela che i pazienti guariti e dimessi dagli ospedali tornano alla normalità. Sottoposti a un successivo tampone risultano di nuovo positivi, ma non in grado di contagiare altre persone. Sono in corso ulteriori studi scientifici per accertare le ipotesi.