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Coronavirus, Francia: Rivotril ai malati terminali in sofferenza

Coronavirus, Francia: Rivotril ai malati terminali per il dolore

Morire di Coronvirus senza troppe sofferenze. Questo l'intento della Francia nell'autorizzare il Rivotril sui malati terminali di Coronavirus.

In Francia ai malati terminali di Coronavirus somministrano del Rivotril per alleviare le loro sofferenze. Il farmaco è generalmente impiegato per il trattamento dell’epilessia, ma di recente ne è stato autorizzato l’utilizzo anche a domicilio e nelle case di riposo.

Malati terminali curati col Rivotril

Il Rivotril, su persone affette da Coronavirus, servirebbe ad alleviare il dolore dell’asfissia che sopraggiunge negli ultimi istanti di vita. Il Governo francese ha emanato un decreto per consentire l’utilizzo di questo farmaco, ma le polemiche non hanno tardato ad arrivare.

In molti hanno interpretato questa scelta come un nullaosta all’eutanasia, in realtà l’uso di Rivotril rientra nella tutela del diritto a una morte dignitosa e senza sofferenze esposta dalla legge Clayes-Leonetti 2016. Si tratterebbe infatti di una sedazione profonda e continua, fino alla sopraggiunta morte. Il nuovo decreto non fa altro che allargare ai pazienti affetti da Coronavirus tale diritto, attraverso cure palliative.

Coronavirus, la Francia protesta

I primi a rivoltarsi sono stati i sindacati, che hanno chiesto al Consiglio di Stato la sospensione del decreto: “La somministrazione di questa molecola a un paziente affetto di Covid-19 ha per effetto di portare a una sedazione terminale che provoca la morte”, hanno detto.

Secondo il professor Olivier Guérin, presidente della Società francese di geriatria e gerontologia, sarebbe tutto il contrario: “L’uso del Rivotril non è affatto facilitato. Bisogna rispettare lo stesso protocollo, solo che prima poteva essere somministrato esclusivamente in ospedale”. Ovviamente, la somministrazione in casa e presso gli ospizi deve obbligatoriamente avvenire sotto controllo medico.

L’obiettivo del Governo francese, inoltre è quello di liberare più posti possibile negli ospedali. Per questo motivo alcuni pazienti terminali vengono dimessi e portati a casa. Per fronteggiare la crisi del sistema sanitario, anche il Parlamento Europeo di Strasburgo è stato riconvertito: all’interno sarà possibile effettuare visite e test per diagnosi di Coronavirus.