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Coronavirus, Pompeo: "Ci sono prove che arrivi da laboratorio di Wuhan"

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Nel corso di un'intervista il segretario di stato americano Pompeo ha affermato che vi sono prove a dimostrazione della provenienza del coronavirus da un laboratorio di Wuhan.

“Ci sono numerose prove sul fatto che il coronavirus arrivi dal laboratorio di virologia di Wuhan. La dichiarazione arriva direttamente dal segretario di Stato americano Mike Pompeo. Parole riportate dall’Ansa e che fanno riferimento ad un’intervista rilasciata da Pompeo alla Abc, nel corso della quale il segretario di Stato afferma che la Cina avrebbe fatto tutto quanto in suo potere per tenere gli altri stati all’oscuro in merito all’origine del Coronavirus.

Coronavirus, le parole di Mike Pompeo

Ad oggi la Cina ha ripetutamente negato che la provenienza del virus che ha dato origine ad una pandemia su scala globale sia ‘umana’, rifacendosi alle dichiarazioni degli esperti sul fatto che, invece, si tratti di un virus di origine naturale. Gli Stati Uniti sostengono il contrario e anche il presidente Donald Trump ha più volte ribadito che il Covid-19 sia frutto di esperimenti di laboratorio.

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Nel corso dell’intervista concessa alla Abc, Pompeo ha inoltre aggiunto che la Cina: “Ha fatto tutto quello che ha potuto per assicurarsi che il mondo non sapesse in modo tempestivo”, alludendo alle voci secondo cui Pechino ha tentato di nascondere la reale portata della pandemia fino a quando non è stato più possibile negare l’evidenza, descrivendo quello compiuto dalle autorità cinesi “Un classico sforzo di disinformazione comunista”.

Nei giorni scorsi lo stesso Donald Trump aveva sostenuto la teoria della creazione del coronavirus in laboratorio, arrivando a minacciare misure punitive contro Pechino per il presunto ruolo giocato in questa vicenda. Questo nonostante lo stesso direttore dell’unità di ricerca del Wuhan Institute of Virology abbia più volte ribadito l’impossibilità di una fuga del coronavirus dal laboratorio.

Il commento di Giorgia Meloni


Poche ore dopo l’annuncio del segretario di Stato americano è arrivato il commento della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che ha ricordato come il suo partito fu il primo a sollevare dubbi in merito ad un comportamento poco trasparente da parte della Cina: “Quando Fratelli d’Italia ha semplicemente chiesto al Governo italiano di verificare la possibilità che il virus fosse sfuggito da un laboratorio – vista anche la spaventosa somiglianza tra il coronavirus e alcuni studi cinesi che erano stati raccontati da un servizio Rai del 2015 – sono arrivati attacchi scomposti di ministri, parlamentari di maggioranza e giornalisti filo governativi”.