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Scontri a Seattle, preso d'assalto un negozio Amazon

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Scontri a Seattle: irruzione in un negozio Amazon. La polizia: "Non si tratta di proteste pacifiche, ma di atti criminali".

Continuano le proteste in USA. I manifestanti Black Lives Matter hanno dato vita a scontri violenti nella città di Seattle. Questi hanno preso d’assalto diversi locali e attività commerciali. Tra questi un negozio Amazon GO, come è possibile vedere in diversi video postati sui social media. Le proteste in corso sono di natura antirazzista e hanno travolto le maggiori città degli Stati Uniti d’America. Tuttavia, secondo quanto riportato dalle forze di polizia, in data 19 luglio, i Black Lives Matter avrebbero perpetrato un’inaudita scia di distruzione che avrebbe riguardato anche attività e persone, che nulla c’entravano con gli obiettivi delle proteste. Ricoverato in ospedale un agente di polizia. Le forze dell’ordine, intanto, hanno arrestato due persone.

Scontri Seattle, l’irruzione nel centro Amazon

Alcuni video postati sui social, girati presumibilmente sulla scena, mostrano utenti un’irruzione violenta e gratuita all’interno di un negozio Amazon sito a Seattle, teatro in data 19 luglio di innumerevoli saccheggi e distruzioni da parte dei manifestanti antirazzisti. Spuntato, inoltre, un video ritraente dei manifestanti che vanno in giro su un’auto con scritto “Black Lives Matter” sulla fiancata. I filmati postati su Twitter hanno mostrato anche edifici danneggiati con tanto di finestre rotte.

Le dichiarazioni della polizia

La polizia si è espressa riguardo l’ultima ondata di distruzione che ha interessato Seattle, affermando che si tratta di atti criminali e non di proteste pacifiche”. La manifestazione è stata organizzata all’interno delle proteste Black Lives Matter scoppiate dopo l’omicidio di George Floyd da parte di un agente di polizia bianco. A Seattle la situazione sarebbe degenerata, ad essere precisi, dopo l’intervento da parte dei black block del movimenti antifa.